Lo ha spiegato il presidente Guarino Testa, ribadendo che il buon operato della Provincia è dimostrato “dagli interventi promossi nel settore lavorativo di cui la consigliera Marinelli dovrebbe essere a conoscenza, e mi riferisco ad esempio al progetto Riparto, avviato da poco dalla Provincia e rivolto alle donne uscite dal mercato del lavoro dopo la nascita di un figlio o di una figlia e che hanno difficoltà a rientrarvi, oppure ai percorsi di riqualificazione “lanciati” di recente (uno dei quali rivolto prioritariamente a donne diplomate) e infine i cosiddetti voucher di conciliazione per donne che convivono con anziani, bambini o disabili. Da non dimenticare che per molti avvisi del settore Lavoro, poi, il punteggio sale se chi risponde è donna. Un’attenzione specifica al mondo femminile, dunque, che non può essere negata, specie se si considera che la sfera presa in considerazione è quella lavorativa, che oggi fa registrare una sofferenza mai registrata prima. Mi stupisce dunque – conclude Testa – la polemica sollevata dalla consigliera Marinelli”.
Sulla questione interviene anche la consigliera di parità provinciale Vittoria Colangelo facendo notare che “la competenza della consigliera Marinelli è per attività ed azioni di carattere regionale, essendo presenti sul territorio provinciale le singole consigliere di parità. La Provincia di Pescara, aggiunge Colangelo, è particolarmente attenta alla realtà lavorativa femminile, come dimostrano gli interventi, molteplici, messi in campo, e Marinelli dovrebbe esserne al corrente, essendo consigliera di parità supplente della Provincia”.