Pescara. La Regione tratta con Jadrolinija per riportare i traghetti turistici nel porto pescarese. Il sindaco di Spalato a confronto con la compagnia di bandiera per ripartire già in primavera. Morra vuole il collegamento con l’interporto di Manoppello.
Sgomberato il campo dai “falsi progetti”, il dragaggio si appresta a riportare la darsena commerciale del porto di Pescara alla profondità necessaria per ospitare navi cargo e traghetti turistici. Se gli operatori serbano ancora dubbi, l’ottimismo esplode nel palazzo della Regione. Si è tenuto, infatti, stamani un importante vertice teso a riattivare la linea Pescara-Spalato già per la prossima stagione turistica. Nella sede di piazza Unione del consiglio regionale è arrivato oggi il sindaco della città croata, accompagnato dai vertici della compagnia navale di bandiera, la Jadrolinija. Ad accoglierli i membri del Polo di innovazione per la logistica e la mobilità, l’assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, ai Trasporti, Giandonato Morra, i rappresentanti di Confindustria e alcuni operatori della mobilità.
“Un incontro definito preliminare”, riferisce Castiglione, “che è servito a constatare le condizioni e la reciproca volontà di riattivare il collegamento che ha fatto la storia della Regione e del porto di Pescara, per la sua vocazione al trasporto passeggeri “. Risultati positivi, con il Polo subito pronto a redigere entro dicembre uno studio tecnico di fattibilità, con i relativi costi economici per ripristinare la tratta adriatica. “Interlocuzione necessaria con l’altra sponda dell’Adriatico”, la descrive Giandonato Morra, “in questo momento più facile rispetto ad un anno fa, alla luce delle operazioni di dragaggio in corso, e dopo le assicurazioni del Provveditorato a procedere con costanza alle fasi manutentive”.
SPALATO-PESCARA-MANOPPELLO
Non solo turismo: l’assessore Morra punta a potenziare, con la rinascita dello scalo commerciale, anche i traffici dell’interporto di Manoppello: “Un hub”, prosegue, “che tre anni fa – quando il porto è stato paralizzato dall’insabbiamento – non esisteva e che oggi potrebbe rappresentare la naturale evoluzione di un collegamento per il solo trasporto passeggeri, tanto amato dagli abruzzesi e dai croati”.Varie, in tal senso, le ipotesi prese in considerazione nel corso del confronto, riconducibili “ad un progetto di ampio respiro, spalmato su un quinquennio”, spiega l’assessore ai Trasporti, “che guardi al possibile coinvolgimento del Polo della logistica e di un equipollente struttura attiva in Croazia, con l’obiettivo di stimolare la nascita di una rete a forti connotati commerciali e, quindi, la nascita di una rotta delle merci che metta in sicurezza il trasporto passeggeri, per gli alti costi legati alla gestione delle navi, e crei una vera alternativa trasportistica e della mobilità capace di tagliare i tempi di percorrenza dall’Europa centrale verso l’Adriatico ma anche il Tirrenico”.
Proposte che hanno allettato anche i sindaco Baldasar, che ha accettato di visitare l’interporto della Val Pescara insieme ai rappresentanti di, e ha rinnovato il forte interesse a collaborare con l’Abruzzo, anche per ovviare all’unica sponda attiva nel porto di Ancona, dove è forte la concorrenza, ha accettato di visitare l’interporto di Manoppello.
SPALATO FRENA E CONTA LE IMPRESE
Il confronto tra i due versanti dell’Adriatico si è poi spostato nella sede della Camera di Commercio, dove il vicesindaco Fiorilli e alcuni imprenditori locali hanno accolto il sindaco Baldasar e il capo del dipartimento di navigazione internazionale di Jadrolinija, Tihomir Ivanov. Sede in cui, a differenza dell’ottimismo di piazza Unione, i croati hanno tirato il freno e mostrato le eventuali difficoltà a riagganciare il ponte commerciale. “Oggi”, ha detto il sindaco Baldasar, “la Jadrolinija non ha una nave adatta per Pescara, e prima di pensare a un eventuale acquisto dovremmo sapere, attraverso Confindustria, quanti potrebbero essere gli imprenditori del centro-sud Italia che utilizzerebbero il porto di Pescara per imbarcare la propria merce, portarla a Spalato e, utilizzando le nostre autostrade, dirigere la merce verso la Russia, Zagabria, il Montenegro, la Bulgaria”.
Nel porto di Spalato sono pronti a mettere a disposizione dei container pescaresi un piazzale capace di ospitare fino a200 autocarri, “ma sicuramente vanno valutati i costi di tale operazione”, ha sottolineato Baldasar, “pensando che ogni viaggio costerebbe tra i 22 e i 25mila euro e oggi la compagnia Jadrolinjia, essendo entrati in Europa, non può ricevere finanziamenti né dallo Stato Croato né da quello Italiano”. “Sicuramente”, ha ribattuto Fiorilli, “la consapevolezza delle eventuali problematiche è la strada giusta e concreta per giungere all’obiettivo, ossia quello di riuscire a programmare una ripresa e un mantenimento del collegamento per i prossimi 5-10 anni, un collegamento che dev’essere virtuoso, ossia stabile e senza perdite”.