“La presentazione di due vasi di origine greca rinvenuti a Spoltore durante gli scavi condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo è l’occasione per cominciare a costruire qualcosa di buono nella nostra Provincia e in tutta la Regione, affinché questa ed altre grandiose scoperte vengano valorizzate e conservate al meglio”. È quanto ha affermato il sindaco Luciano Di Lorito, questa mattina, nel corso dell’inaugurazione dell’esposizione dei due preziosi reperti e dell’allestimento di una sepoltura italica, negli spazi de La Maison des arts (al piano terra del Palazzo della Fondazione). Il restauro dei vasi di origine attica è stato sostenuto dalla Fondazione PescarAbruzzo. Il taglio del nastro è avvenuto dopo la presentazione del bilancio sociale 2012 da parte del Presidente Nicola Mattoscio.
“I reperti risalgono alla prima metà del V secolo a.C. – ha spiegato il dott. Andrea Rosario Staffa, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo – e provengono da un contesto funerario chiuso e definito. Si tratta di un evento di eccezionale importanza, visto che nella nostra Regione reperti ceramici di provenienza greca non erano stati finora mai rinvenuti e testimoniano contatti culturali diretti con la grande Atene classica”.
La scoperta dei vasi di cui sopra si lega, appunto, a quella di una necropoli italica tra i comuni di Pescara e Spoltore, a circa 2 km dalla foce del fiume Pescara. Secondo quanto riferito dal dott. Staffa, sono state rinvenute 35 sepolture, databili tra la fine del VI e IV secolo a.c. I lavori di scavo sono stati possibili grazie alla Paideia Srl di Marco Montani.