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Pescara, crisi e tasse: rate a scelta e niente fideussione

Pescara. Abbattuto l’obbligo di fideussione per pagare debiti fideussori fino a 10 mila euro. Il regolamento tributario reso meno rigido per fronteggiare la crisi dei pescaresi.

Una crisi talmente stringente da far aumentare di 600 unità i pescaresi in difficoltà con i pagamenti tributari. Sono 700, infatti, i contribuenti che hanno richeisto  di rateizzare il pagamento di tasse e imposte da versare al Comune, per oltre 3milioni di euro complessivi.

Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di rendere meno rigido il regolamento sulla disciplina dei Tributi, “per andare incontro”, spiega l’assessore Filippello, “alle esigenze della cittadinanza”. La novità più importate riguarda la polizza fideiussoria, prima obbligatoria per debiti tributari superiori ai 10mila euro:  ora non sarà più indispensabile per debiti sino a 20mila euro. Dai 20mila euro in poi rimane invece l’obbligo, ma non per i debiti tributari contratti da enti pubblici. “Se un contribuente ha un debito superiore ai 20mila euro”, spiega ancora FIlippello, “sarà lo stesso contribuente a stabilire l’entità delle rate da versare, secondo la propria capacità contributiva, sapendo di non poter scendere al di sotto dei 50 euro mensili. Se il contribuente ha un debito superiore ai 20mila euro, anche di 30-40 o 50mila euro, può comunque evitare la stipula della polizza fideiussoria se decide di chiudere il proprio debito versando 36 rate mensili o 12 rate trimestrali”.

In sostanza il contribuente che si trova in una temporanea difficoltà finanziaria ha la facoltà di richiedere la dilazione di pagamento, ma ha la possibilità di non esibire più la polizza fideiussoria.

Il numero massimo di rate da corrispondere va da 72 a 120, come previsto dal Decreto del Fare: “La delibera sulle modifiche al Regolamento”, conclude l’assessore ai Tributi, “ora dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale”.