Pescara. Niente esenzione sulla tassa per il suolo pubblico a favore degli esercenti. Stop dagli uffici comunali: servono soldi per le casse in crisi.
Tra caro-affitti e calo delle vendite, l’esenzione dalla Cosap poteva risultare davvero una manna dal cielo per piccoli e medi imprenditori pescaresi. Poteva, già, perché l’iniziativa che avrebbe evitato ai titolari di attività commerciali, bar e ristoranti in primis, di pagare la tassa sull’occupazione del suolo pubblico è stata bloccata dall’ufficio Attività produttive del Comune, che ha espresso parere contrario alla possibilità che il Consiglio comunale potesse discutere ed eventualmente concedere la esenzione dal pagamento della tassa per gli ultimi mesi del 2013.
“Un parere assurdo quanto incomprensibile”, commenta a caldo il vice capogruppo Pd Enzo Del Vecchio, “apposto sulla proposta di deliberazione che prevede misure in favore delle categorie produttive di Pescara rischia di vanificare la prima vera e concreta iniziativa per sostenere le attività maggiormente colpite dalla crisi” e, soprattutto, fortemente richiesta dal mondo imprenditoriale cittadino.
“Parere contrario, per l’incidenza negativa sulle entrate dell’ente e per la compromissione del progetto di bilancio 2013 in corso di formazione”: questo, letto dalle carte dirigenziali, il motivo per cui il dirigente del settore ha bocciato l’iniziativa. Un atto per cui Del Vecchio, come proponente della delibera, ha ritenuto necessario interpellare persino il prefetto D’Antuono: “Un parere pretestuoso e avente natura contabile”, afferma il democratico, “peraltro di competenza di altro Dirigente, che si pone in contrasto con le attribuzioni conferite dalla legge al Dirigente Tecnico di Settore oltre che risultare privo di rispondenza anche nel merito della questione economica poiché è esclusivo compito del Consiglio comunale determinare ed approvare il bilancio dell’Ente”.