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Pescara, via i cassonetti, arrivano le isole ecologiche interrate

Pescara. Spariscono i cassonetti dei rifiuti in superficie da piazza Sacro Cuore. Al posto dei bidoni arrivano delle eleganti ‘torrette’ dove l’utente potrà lasciare il sacchetto del pattume che, automaticamente, scenderà nei cassoni interrati.

Anche Pescara, dunque, come le maggiori città europee del mondo, da Copenaghen a Francoforte sino ad Amsterdam, sperimenta le prime ‘isole ecologiche interrate’ con l’obiettivo di eliminare i bidoni dalle vie di maggior pregio del territorio, bidoni che spesso erano scambiati per pubblici orinatoi e luoghi di degrado. I lavori sono cominciati lo scorso 12 settembre, con un investimento di oltre 134mila euro per la realizzazione dei primi tre spazi, e dovranno concludersi entro metà novembre, dunque con largo anticipo rispetto alle feste di Natale.

“Da oggi” ha detto il sindaco Luigi Albore Mascia “si volta pagina con un intervento assolutamente innovativo e moderno. Anni fa si è già stata tentata una prima iniziativa, ancora visibile in corso Umberto, ossia circondare più semplicemente i bidoni del pattume, nelle aree di maggior prestigio e visibilità, con delle recinzioni e fioriere in legno, creando quindi un elemento di abbellimento e arredo estetico, che avrebbe dovuto indurre i fruitori a rispettare con maggiore forza le ordinanze sul corretto conferimento dei rifiuti. In molti lo hanno fatto, qualcuno, purtroppo, non ha rispettato completamente le regole, trasformando spesso, quelle ‘isole’ in legno situate in superficie in piccole discariche del pattume, con bidoni strapieni e montagne di cartoni accatastati. Da queste considerazioni è nato allora il progetto odierno che si propone di sostituire la metodica della raccolta dei rifiuti nella zona pedonalizzata della città, partendo da piazza Sacro Cuore, attraverso il posizionamento dei cassoni interrati destinati a ospitare le attrezzature per la raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati e per la raccolta differenziata, ossia carta, umido, vetro-plastica-lattine. Lo scopo di tali nuove isole ecologiche è quello di consentire il ricovero nel sottosuolo dei cassonetti per i rifiuti in uso e il loro prelievo con automezzi tradizionali a caricamento posteriore agevolando la diversificazione dei rifiuti, eliminando le barriere architettoniche, riducendo al minimo il contatto dei cittadini con l’immondizia, eliminare i cattivi odori e l’impatto sull’ambiente, garantire una maggior durata dei cassonetti e una maggiore funzionalità nella raccolta del pattume. Il posizionamento delle isole sul territorio è stato individuato in modo da non interferire con le attività ricettive e commerciali, ma piuttosto incrementando nel quartiere centrale il sistema di raccolta dei rifiuti, aggiungendo l’umido. Sono 3 le isole ecologiche interrate che oggi stiamo realizzando: la prima, sul versante di via Milano, alle spalle dell’edicola, lato nord della piazza; la seconda dinanzi alla chiesa del Sacro Cuore, sul lato sud; la terza verrà realizzata sul versante opposto, sempre sul lato nord, ma verso corso Vittorio Emanuele. Ogni isola sarà composta da due cassoni della capacità di 1.100 litri ciascuno, per la raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati, uno per la raccolta differenziata della carta, uno per la raccolta differenziata multimateriale, ossia vetro, plastica e lattine, uno per i rifiuti umidi, rispettando i carichi di raccolta attualmente censiti nel rione”.

Ma vediamo come si svolgerà il conferimento del pattume e quindi lo svuotamento dei cassoni. “Ogni isola” spiega ancora il primo cittadino “dovrà contenere sino a 5 contenitori a movimentazione manuale, utilizzando gli stessi contenitori oggi in uso, non potendo determinare modifiche agli automezzi usati dalla Attiva per lo svuotamento dei bidoni. Ogni impianto sarà composto da una piattaforma di sollevamento, azionata da cilindri idraulici, piattaforma che sarà contenuta all’interno di un prefabbricato di contenimento in cemento armato, con una copertura superiore e delle torrette di conferimento. In altre parole, il cittadino conferirà il proprio pattume all’interno delle torrette da cui i rifiuti finiranno direttamente nei bidoni interrati. Quando arriverà il mezzo della Attiva per lo svuotamento degli stessi bidoni, l’operatore, attraverso dei comandi posizionati sulla torretta di controllo, attiverà la piattaforma che solleverà i contenitori a livello del piano stradale della piazza consentendo il prelevamento dei bidoni e il loro svuotamento”.