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Pescara, il Calice di Ito lascia piazza Salotto: cominciato lo smontaggio

Pescara. Operai a lavoro, da stamattina, per rimuovere il Calice di Ito da piazza Salotto: l’opera collassata a Pomezia per la manutenzione della gabbia di contenimento. Poi la delocalizzazione.

Meno di 70 giorni in bella vista, al centro di piazza Salotto, 4 anni e mezzo imballato in una gabbia metallica che ne ha contenuto il collasso, dopo la crepa che, a febbraio 2009, ha spaccato dall’interno il polimetacrilato che lo compone. Ora il Calice di Toyo Ito si prepara a togliere il “distrurbo” dalla piazza-cartolina di Pescara, ponendo fine ad una polemica che si consumata da anni tra l’opinione pubblica, lo scontro politico e i contenziosi legali.

Da stamattina sono all’opera gli operai che, per conto della Clax Italia, la ditta che ha realizzato lo Huge Wineglass, riporteranno a Pomezia il monolite artistico per una revisione della gabbia di contenimento. Una fase propedeutica alla delocalizzazione approvata ad aprile scorso dal tribunale, dopo la causa inoltrata dal Comune di Pescara alla Clax, ma senza una destinazione finale, ancora all’esame del maestro Ito e dell’amministrazione comunale, proprietaria all’80 per cento del gioiellino d’arte contemporanea (20 per cento in mano alla Caripe).

I lavori di smontaggio si svolgeranno sotto la supervisione dei periti di Tribunale e Clax, ma fin da subito si sono radunati, attorno al nastro segnaletico che circonda l’area, molti curiosi a “dirigere” il cantiere. Un’attenzione divisa, tra chi esulta per la tanto attesa rimozione del “bicchiere rotto” e chi, a malincuore, vede andare via dalla piazza, seppur danneggiato,l’unico elemento di contrasto con l’ambiente spoglio e desolato.

L’INTERVENTO

Prima di spostare il calice, ingabbiato com’è, occorre sistemare la gabbia, che da provvisioria è divenuta permamente, deteriorata dal trascorrere del tempo e dalle intemperie. Quattro le unità della Clax che questa mattina si sono calate nella vasca transennata per cambiare i bulloni ricoperti dalla ruggine e installare dei pannelli indispensabili a sorreggere le 24 tonnellate del ‘calice’, durante la fase del sollevamento e del trasporto, contenendo la pressione e impedendo ulteriori fratture e permettere, a Pomezia, una nuova perizia sul monolite collassato. I costi per il trasferimento dovranno essere momentaneamente anticipati dal Comune, salvo poi diverse determinazioni a conclusione del contenzioso, mentre la Clax si è impegnata a pagare personalmente i costi di revisione della gabbia e il successivo ritorno a Pescara dello Huge Wineglass. Il preventivo della ditta realizzatrice si attesta sui 27mila 500 euro complessivi (Iva esclusa) e comprende: sistemazione con controllo e rinforzo perimetrale della gabbia metallica, controllo e rinforzo del basamento della stessa e relativa messa in sicurezza dell’opera con verifica delle staffe e aggancio per il sollevamento dell’opera (6500 euro);  sollevamento, la rotazione e il posizionamento dell’opera su un autocarro idoneo, con il noleggio di due autogru per il sollevamento della struttura, il trasporto da Pescara a Pomezia con un mezzo idoneo e scarico e posizionamento a Pomezia (18.800 euro); costruzione di un basamento in acciaio per adeguare lo stesso stabilimento a ospitare una struttura del peso di 24 tonnellate (2200 euro).

 

Daniele Galli


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Daniele Galli