Pescara, dopo la Via il cantiere può ripartire. Il fronte pro-filovia:’Basta ricorsi”

filovia_elettrificazionePescara. Sbloccati i lavori per la filovia, la Gtm si prepara a tornare con il cantiere sulla Strada parco incassando il sostegno di molte istituzioni. Testa, presidente della Provincia, spinge sull’acceleratore: “Basta ricorsi paralizzanti”.

Questa filovia s’ha da fare! Alla fine, dopo ventennali attese, lavori avviati, contestati e bloccati, il comitato per la Valutazione di impatto ambientale ha dato il benestare per la realizzazione della filovia Montesilvano-Pescara. Ieri l’approvazione, con l’obbligo per i realizzatori di ripiantare gli alberi tagliati sulla Strada parco e di eliminare le barriere architettoniche presenti sul tracciato ciclo-pedonale dove passeranno i filobus. Una “sanatoria” che le associazioni dei residenti e dei disabili ritengono impossibile e si affermano pronti a combattere davanti al Tar, mentre il presidente della Gtm Michele Russo, colui che la filovia la sta realizzando, si dice presto pronto a tornare con il cantiere in azione.

Tante le istituzioni che hanno plaudito alla Via positiva, dal sindaco Mascia, al consigliere comunale e regionale Sospiri, mentre il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, risolutamente cerca di far voltare pagina all’annosa vicenda: “Dopo il parere favorevole del Comitato Via”, commenta, “posso solo augurarmi che i lavori riprendano celermente per arrivare al più presto al completamento, senza perdere altro tempo”. “E’ stato accumulato un ritardo non indifferente”, aggiunge Testa, “su un’opera finanziata venti anni fa, appaltata nel 2007 e con lavori iniziati nel 2009, pensata per migliorare i collegamenti, decongestionare il traffico e aiutare i cittadini a muoversi meglio su un percorso che è nato proprio con questa vocazione”. Esultanza che considera, cautamente, anche la minaccia del ricorso amministrativo: “Troppo spesso”, dice, “i ricorsi bloccano anche per lunghi periodi gli interventi relativi ad opere strategiche, e auspico pertanto che ci sia un utilizzo più assennato e ragionato delle carte bollate, che paralizzano, spesso inutilmente , l’attività degli enti e la realizzazione di opere attese ed utili per il territorio.  Ora”, conclude il presidente, “attendiamo la ripresa dei lavori e poi i lotti successivi, già finanziati”.

Entusiasmo condiviso con Lorenzo Sospiri, che dalle pagine di Facebook ha commentato la decisione della commissione Via così: “Finalmente è stato acclarato che non ci può essere impatto ambientale nel realizzare una filovia ovvero nel volere combattere lo smog e il rumore di tutta Pescara centro e nord e Montesilvano. Ora recuperiamo il tempo perso completando l’opera per raggiungere portanuova e l’aeroporto: chi vorrà potrà continuare a correre e a andare in bici sulla strada parco mentre passa però anche un mezzo elettrico, un po’ meno paradiso, realizzato con i soldi pubblici, per pochi ed un pò meno inferno di smog per tutti”.

FIORILLI ACCELERA PER IL CRONOPROGRAMMA

Il Comune di Pescara ha convocato per lunedi’ una riunione finalizzata a parlare del completamento del primo lotto dell’intervento. In quella occasione, annuncia l’assessore alla Mobilita’ Berardino Fiorilli, con il presidente della Gtm Michele Russo, sara’ fissato il nuovo cronoprogramma e la data di ripresa del cantiere. Inoltre saranno esaminate e valutate, dice sempre Fiorilli, le prescrizioni impartite dal Comitato Via, “con l’obiettivo di velocizzare al massimo l’intervento per la messa in esercizio dell’infrastruttura di cui Pescara ha un bisogno strategico, mentre ci prepariamo al secondo lotto delle opere per la prosecuzione verso sud del percorso riservato”. 

WWF: COMITATO VIA CONDIZIONATO DALLA POLITICA

“La decisione del Comitato VIA ci lascia veramente basiti perchè in totale contraddizione a quanto dichiarato nel preavviso di rigetto del 18 luglio, dove il delegato della Provincia si esprimeva con un parere nettamente contrario in merito alla procedura in essere, configurata come una Valutazione in sanatoria non permessa dalle normative nazionali e comunitarie e dove si inseriva nelle prescrizioni la richiesta di risoluzione riguardo l’eliminazione delle numerose barriere architettoniche (accogliendo così tutte le osservazioni fatte dalle associazioni in merito)”. Così il Wwf Abruzzo, in una nota, esprime tutto lo sconforto per la decisione del comitato Via, accusando inoltre la commissione di essersi fatta influenzare dalla politica; “Il Comitato conferma la fondatezza delle nostre osservazioni sulle barriere architettoniche”, commenta Loredana Di paola, ” osservando anche come il progetto in realtà manchi della necessaria conformità alle normative dei Lavori Pubblici in materia, ma non da alcuna garanzia concreta sulla risoluzione limitandosi ad un improbabile appello alla buona volonta della ditta consentendo la ripresa dei lavori di un’opera sbagliata ed evidentemente illegittima. Questo giudizio di tecnico ha ben poco”, prosegue l’ambientalista, “a questo punto è lecito pensare che Il Comitato Via sia stato fortemente condizionato dalla politica nonché dalle pressioni esercitate dalla ditta appaltante”. “Ricorreremo al Tar”, ribadisce la rappresentante del Wwf, “chiedendo la sospensiva immediata dei lavori e ci rivolgeremo a tutte le autorità competenti per le eventuali responsabilità riguardo la mancanza di conformità alle norme che regolamentano le barriere architettoniche, norme molto stringenti che riguardano quella parte della popolazione che vive già un disagio”

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