Pescara. “La sicurezza deve essere assolutamente condivisa, ci deve essere la collaborazione di tutti i cittadini, ed e’ fondamentale che ci si rivolga ai carabinieri quando si vede che qualcosa non va, specie nei campi predatori che più affliggono questa provincia”. Con questo messaggio il comandante provinciale dei carabinieri di Pescara, il colonnello Marcello Galanzi, lascia il suo incarico dopo quattro anni.
Oggi, nel penultimo giorno di comando, ha tenuto una conferenza stampa annunciando che lunedì assumerà l’incarico di Capo di stato maggiore al comando regionale Abruzzo di Chieti. Pur non amando tracciare bilanci, Galanzi, arrivato a Pescara nel settembre 2009, ha detto ai giornalisti di aver trascorso qui un periodo “impegnativo ma molto bello e positivo sotto tanti aspetti. Sono contentissimo di restare in Abruzzo, una regione amabile e fatta di bravissime persone con le quali e’ semplice avere un eccellente rapporto”. Guardando a Pescara dal punto di vista della sicurezza, ha commentato che si tratta di “una realtà fortunata rispetto a tante altre perché il tessuto sociale è sano, ma è una provincia frizzante che ci ha dato da fare”. Tra gli impegni che hanno contraddistinto l’attività di Galanzi c’è stato quello finalizzato a “tenere fuori la criminalità organizzata di stampo mafioso” e negli ultimi anni sono state portate a termine operazioni contro un clan calabrese e uno campano. “L’attenzione deve essere massima – ha aggiunto – perché in queste oasi felice e’ facile che ci siano dei tentativi di intrusione e noi continueremo a fare il nostro lavoro”. Il comandante provinciale ha “ringraziato la gente di Pescara, che mostra vicinanza ai carabinieri” e ha invitato a “continuare in questa direzione e a migliorare”. Galanzi, che peraltro aveva lavorato da Foggia alle indagini per l’omicidio del maresciallo Marino Di Resta, avvenuto nel 1996 a Pescara, lascia il posto a Paolo Piccinelli.