Pescara. Riapertura regolare stamane per i sette asili nido comunali di Pescara: alle 7.30 in punto i 206 bambini iscritti hanno fatto il proprio primo ingresso nelle strutture, dove venerdì scorso le famiglie hanno svolto la Giornata dell’Accoglienza, e hanno iniziato la prima conoscenza con gli educatori che li accompagneranno in un percorso di crescita che durerà dieci mesi. Per le prime tre settimane i piccoli alunni seguiranno un orario ridotto, sino alle 13.30, per permettere agli stessi bambini di abituarsi ai nuovi volti, poi, dal 23 settembre scatterà l’orario pieno, sino alle 16.30. Sono 185 per ora i bambini rimasti esclusi e in lista d’attesa, ma l’amministrazione comunale sta lavorando per incrementare, già nel corso dell’anno scolastico 2013-2014, il numero dei bambini frequentanti, aumentando di almeno 10 unità gli ammessi in ogni nido, aprendo dunque le porte delle strutture ad almeno altri 70 piccoli.
“L’amministrazione comunale di Pescara – ha sottolineato l’assessore ai Nidi d’Infanzia Guido Cerolini che oggi ha effettuato un giro tra i sette asili per dare il benvenuto a genitori e bambini – considera gli asili nido pubblici una risorsa per il territorio, una delle nostre punte di diamante grazie alla notevole professionalità raggiunta dagli educatori. Le famiglie sono ben consapevoli dell’elevato standard qualitativo raggiunto dai nidi d’infanzia, e lo dimostrano le tantissime domande d’iscrizione giunte anche quest’anno. Su 206 posti complessivamente disponibili, 84 sono stati riservati alla riammissione automatica di bambini che hanno frequentato gli asili già nello scorso anno scolastico, riducendo dunque a 122 i posti disponibili rispetto alle 307 nuove domande pervenute, con 185 bambini rimasti in lista d’attesa. Venerdì scorso – ha detto l’assessore Cerolini – si è svolta come da tradizione la Giornata dell’Accoglienza che ha visto la partecipazione di tutti i genitori per dare il benvenuto a mamme, papà e bambini e ribadire l’importanza di portare i propri piccoli al nido, primo momento di distacco dal guscio materno e quindi di crescita individuale del bambino che comincia a rapportarsi al mondo esterno e ai propri coetanei. Oggi la campanella ha risuonato alle 7.30 in punto, dunque, nei nidi di ‘La Conchiglia’ di via Vespucci, ‘La Mimosa’ di via Benedetto Croce, ‘Il Gabbiano’ di via Cecco Angiolieri, ‘Il Bruco’ di via Rigopiano, ‘L’Aquilone’ in via del Santuario, ‘Raggio di Sole’ in via Colle Marino e ‘Cipì’ in via Carlo Alberto dalla Chiesa. Nelle prime tre settimane – ha proseguito Cerolini – gli asili resteranno aperti a orario ridotto, dalle 7.30 alle 13.30; dal 23 settembre scatterà l’orario pieno dalle 7.30 alle 16.30 con l’attivazione del servizio di refezione. Nel corso dell’anno scolastico però ci saranno importanti novità per i nostri nidi: per l’amministrazione – ha ancora detto l’assessore Cerolini – è infatti un motivo di rammarico non poter consentire l’ingresso nelle proprie strutture a tutti i richiedenti, pensando soprattutto a quelle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e hanno oggettive difficoltà a trovare una sistemazione idonea e non eccessivamente onerosa per i propri figli. Per tale ragione stiamo studiando nuovi interventi per ampliare il numero delle ammissioni: innanzitutto potremmo procedere con l’esternalizzazione della gestione di altri due asili comunali, ossia ‘La Mimosa’ di via Benedetto Croce e ‘Raggio di Sole’ in via Colle Marino, adottando la stessa formula sperimentata con grande successo nell’asilo ‘Il Bruco’, ossia utilizzare personale esterno per la cura dei bambini, ma mantenendo in capo al Comune la fissazione e gestione delle rette per le famiglie nonché la mensa, dunque la preparazione dei pasti. Uno dei vantaggi legati all’esternalizzazione è la flessibilità dell’orario, ossia la possibilità, per una mamma lavoratrice, di tenere il bambino all’asilo anche oltre le 16.30, anche fino alle 19, ovviamente pagando un minimo supplemento sulla retta, e anche di poter beneficiare del servizio nella giornata del sabato, quando invece i nidi comunali sono chiusi. Inoltre alcune verifiche tecniche ci hanno permesso di accertare che all’interno di tutti i nidi ci sono superfici utili disponibili tali da consentirci di portare da 30 a 40 il numero dei bambini ammessi, che significherebbe aprire le porte ad altri 70 bambini oggi in lista d’attesa, esattamente com’è già accaduto lo scorso anno nell’asilo nido ‘Cipì’ in via Carlo Alberto Dalla Chiesa dove, dopo i lavori di ampliamento dei locali abbiamo avuto la possibilità di portare il numero dei bambini ammessi da 42 a 60, quindi 18 unità in più. Inoltre tra qualche settimana riattiveremo le convenzioni con alcuni nidi privati per consentire alle famiglie di fruire di strutture a costi calmierati, ovvero la famiglia pagherà la stessa retta che, sulla base della fascia di reddito, avrebbe pagato al Comune, che, a sua volta, coprirà la somma in più chiesta dal privato”.
Intanto sono state confermate le rette mensili degli asili nido dello scorso anno e confermata anche l’istituzione di ben 13 diverse fasce di reddito: esenzione totale per le famiglie che hanno un reddito fino a 4mila 900 euro; chi ha un reddito compreso tra i 4mila 901 euro e i 6mila 500 euro pagherà 100 euro per il tempo pieno, e 80 euro per il tempo ridotto; per le fasce di reddito tra i 6mila 501 euro e gli 8mila euro si pagheranno 125 euro per il tempo pieno e 100 euro per il tempo ridotto; chi ha un reddito compreso tra gli 8mila e 1 euro e i 9mila 500 euro pagherà 150 euro per il tempo pieno e 120 euro per il tempo ridotto; le famiglie con un reddito tra i 9mila 501 euro e gli 11mila euro si pagheranno 175 euro per il tempo pieno e 140 euro per il tempo ridotto; per i redditi tra gli 11mila 1 euro e i 12mila 500 euro si pagheranno 200 euro per il tempo pieno e 160 euro per il tempo ridotto; con un reddito compreso tra i 12mila 501 euro e i 14mila euro si verseranno 225 euro per il tempo pieno e 180 euro per il tempo ridotto; con reddito compreso tra 14mila 1 euro e 15mila 500 euro si pagheranno 250 euro tempo pieno e 200 euro tempo ridotto; per le famiglie con reddito tra i 15mila 501 euro e i 17mila euro la tariffa sarà di 275 euro per il tempo pieno e 220 euro per quello ridotto; con reddito tra i 17mila 1 euro e 19mila euro si pagheranno 300 euro per il tempo pieno e 240 euro per il tempo ridotto; con un reddito compreso tra 19mila 1 euro e 21mila euro si pagheranno 330 euro per il tempo pieno e 264 euro per il tempo ridotto; per un reddito compreso tra 21mila 1 euro e i 25mila euro si pagheranno 360 euro per il tempo pieno e 288 euro per il tempo ridotto; per redditi superiori ai 25mila euro si pagheranno 390 euro per il tempo pieno e 312 euro per il tempo ridotto.