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Pescara si svecchia: menù e camerieri bi-lingua e wi-fi libero nei nuovi bar e ristoranti

Pescara. Menu bi-lingua, parcheggi vicini e spazi per disabili: nuove e più rigorose regole per aprire un attività commerciale in centro e a Pescara Vecchia. Il Comune mette riparo alla liberalizzazione e alza il livello dell’offerta turistica: camerieri poliglotti e wi-fi gratis.

Menù in almeno due lingue straniere, disponibilità di un parcheggio vicino, e spazi attrezzati per diversamente abili: sono questi i requisiti di qualità base che, d’ora in avanti, saranno necessari per poter aprire un pubblico esercizio nel centro storico, nelle strade più centrali e  vie sottoposte a regime di isola pedonale o zona a traffico limitato, le cosiddette aree di pregio della città.

Lo ha deciso il Consiglio comunale che oggi ha approvato con 25 voti a favore, 5 astenuti e un solo voto contrario, la delibera con le modifiche al Regolamento comunale, redatto nel febbraio 2010. “L’obiettivo”, spiega l’assessore al Commercio Gianni Santilli, “non è certo quello di porre ostacoli a chi vuole fare impresa, ma piuttosto quello di garantire l’apertura esclusivamente di attività di qualità in quelle strade che comunque rappresentano il nostro biglietto da visita”. In sostanza, cioè,  una “pezza” alla legge nazionale sulla liberalizzazione del 2010 che, introducendo il regime della Scia permette di aprire un bar, un ristorante o una pizzeria semplicemente fornendo una comunicazione al Comune per poi ricevere la licenza commerciale.

“Per scongiurare la giungla dei permessi è stato redatto”, spiega Santilli, “un regolamento ad hoc con il quale abbiamo fissato dei requisiti indispensabili che l’attività avrebbe comunque dovuto avere per poter operare, individuando delle aree in cui rendere particolarmente stringenti tali requisiti di qualità”.

I NUOVI REQUISITI. Per aprire un locale pubblico nelle “strade pregiate”, bisognerà dotare l’esercizio di telecamere e impianti di videosorveglianza all’esterno e all’interno dei locali, nonché essere in possesso di tutte le attrezzature necessarie per effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti. Obbligatoria, poi, la disponibilità di un parcheggio personale o la prossimità di un’area di sosta e la presenza di personale di accoglienza alla clientela e di addetti al controllo fuori dalle attività, ossia lo steward. Obbligatoria anche la cura del decoro e dell’immagine esterna della struttura, la dichiarazione di impegno ad aderire a programmi specifici per l’uso del trasporto pubblico o taxi, l’uso di attrezzature a risparmio energetico o utilizzo di sistemi ecocompatibili, come pannelli solari, impianti fotovoltaici o impianti a pavimento. Indispensabile anche la dotazione di servizi igienici superiori alla norma, di spazi destinati all’intrattenimento dei bambini e del rilevatore alcolometrico gratutito per i clienti. Per elevare l’offerta turistica, sarà obbligatorio fornire i menù in almeno due lingue straniere e con almeno due vini doc regionali, il locale dovrà fornire un’area wireless free e avere un sito internet del locale, mentre al personale sarà richiesta  la conoscenza di almeno una lingua straniera. Le attività, inoltre, dovranno aderire alle iniziative e ai circuiti regionali, provinciali e comunali di promozione dei prodotti tipici locali a fini turistici.

LE STRADE COINVOLTE

Oltre alle vie del centro storico, ossia tutta l’area compresa tra via delle Caserme, piazza Unione, viale Marconi, via Conte di Ruvo, via Arnaldo da Brescia e piazza Vittoria Colonna, il provvedimento riguarderà anche le Zone a traffico limitato o isole pedonali, ossia via De Cesaris, via Carlo Poerio, via Goito, via Curtatone, via Mazzini, via Piave, corso Umberto, piazza Sacro Cuore, via Fiume, via Cairoli, piazza della Rinascita, via Trento, via Roma, via Sulmona, via Liguria, via Umbria, via Siena e infine via Firenze, nel tratto compreso tra via Genova e corso Umberto, e via Cesare Battisti, tra corso Umberto e via Quarto dei Mille.