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Pescara, il Tar tiene accese le antenne. I residenti: San Silvestro fuori dal Pnaf

Pescara. “Diteci voi dov’è scritto che San Silvestro rientra nel Pnaf”: i residenti del colle delle antenne scrivono al Tar, dopo l’accoglimento dei ricorsi delle emittenti radio-tv per rivendicare l’illegittimità della sentenza. Citata la lettera dell’Agcom: anche Cardani ha dato ragione al comitato.

E’ del 25 luglio scorso la sentenza con cui il Tar di Pescara ha ammesso i ricorsi delle emittenti radio televisive contro l’ordinanza emanata dal Comune per lo spegnimento delle antenne del colle di San Silvestro. Una sentenza, che obbliga il municipio a pagare anche le spese legali, che si basa sulla presunta inclusione del sito pescarese, dopo l’estromissione nel 2012, dal Piano nazionale delle frequenze (Pnaf) del 2013.

Mentre il Comune medita sul ricorso al Consiglio di Stato e sull’emanazione di un’ordinanza-replica, il comitato No Elettrosmog scrive una lettera aperta al Tar sollevando i propri dubbi relativi alla presenza di San Silvestro nel Pnaf 2013, riprendendo quanto riportato dal presidente dell’Agcom Marcello Cardani in una lettera scritta il 28 giugno al presidente della Provincia e al sindaco di Pescara. “ l’Agcom”, scrive Cardano, “in tutte le delibere di pianificazione adottate dal 1998 ad oggi, non ha incluso il sito di Pescara-San Silvesro nell’elenco dei cosiddetti siti candidati, né conseguentemente lo ha utilizzato per la progettazione delle reti di riferimento, non essendo tale sito mai stato assentito dalla Regione Abruzzo.

“Dov’è scritto”, domandano i membri del comitato ai giudici del Tar, “che San Silvestro è stato messo nel Pnaf del 2013?”. Ma più che domandare qualcosa, sottolineato quanto detto dal presidente dell’Autorità garante per le comunicazioni, al Tar Brunella Di Lizio e Marino Candeloro chiedono di leggere bene la lettera citata. “I nostri figli”, concludono, “hanno diritto di sapere in nome di quale legge dovrebbero essere “condannati” a vivere da cavie umane sotto una cappa elettromagnetica sprigionata da ripetitori abusivi”