Pescara. Il Comune ribadisce l’intolleranza delle antenne di San Silvestro: il consiglio comunale ha approvato ieri una nuova delibera di indirizzo per la delocalizzazione dei ripetitori radio-tv dal colle. Mascia accoglie le richieste dei manifestanti in sciopero della fame da giorni: “Non concederemo mai Pescara alle antenne”.
“L’amministrazione comunale non concederà mai l’utilizzo del territorio pescarese per l’installazione di impianti radio-televisivi, né a San Silvestro né in qualunque altro punto della città, accertata l’inidoneità del nostro territorio e tenendo conto che il nostro Comune non compare neanche tra i siti assentiti dalla Regione Abruzzo”. E’ questo, spiegato dalla parole del sindaco Luigi Albore Mascia, il principio ribadito ieri da una nuova delibera di indirizzo, approvata a voti unanimi dal consiglio comunale, relativa all’insediamento di impianti radio-televisivi. Una delibera che il Comitato antiantenne, fino a ieri in sciopero della fame, ha sollecitato nei giorni scorsi, e rafforzata dalla lettera del Presidente Agcom Cardani che ha definitivamente affermato che San Silvestro non verrà mai più ricompreso nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze.
I residenti del colle delle antenne, dopo le preoccupazioni riaccese a causa di un documento in cui l’Agcom sembrava aver riaperto uno spiraglio su San Silvestro quale sito per le antenne, aveva ripreso a manifestare, come fanno da 20 anni. Un dubbio fugato da Cardani: “Alla luce di ciò”, afferma il sindaco pescarese, “è emerso in modo lampante che ormai l’ultimo passo che ancora resta da compiere per la delocalizzazione delle antenne da San Silvestro è la firma di un apposito decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico, affidato a Zanonato, e in tale direzione ci siamo già attivati chiedendo la mobilitazione di tutti i nostri Parlamentari”. Ribadita, con la delibera consiliare, “la volontà dell’amministrazione comunale di Pescara di non concedere l’utilizzo del territorio pescarese per l’installazione di impianti radio-televisivi, accertata l’inidoneità dello stesso e tenuto conto della circostanza che il Comune di Pescara non compare nei siti assentiti dalla Regione Abruzzo”. La delibera, infine, sollecita la Regione Abruzzo a “porre in essere tutte le iniziative dirette alla conclusione del processo di delocalizzazione iniziato con le ordinanze del giugno 2008, essendosi ormai concluso, con delibera di giunta regionale n.500 dell’8 luglio 2013, il tentativo di concordare con i soggetti coinvolti un piano di migrazione che assicurasse la continuità del servizio”.