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Sanitopoli: count down per la sentenza, Del Turco non c’è

Pescara. Fibrillazione generale nell’aula 1 del tribunale pescarese: pochi minuti e il colleggio giudicante pronuncerà la sentenza di primo grado per il processo Sanitopoli. Assente l’imputato numero uno.

E’ prevista non prima delle ore 12,00 la sentenza nei confronti dei 27 imputati (25 persone e due società) del processo Sanitopoli, l’inchiesta più importante a memoria di abruzzese , che il 14 luglio 2008 ha portato in carcere, fra gli altri, l’allora presidente della Regione, Ottaviano Del Turco.

Solo 5 minuti di udienza, stamani, dedicata alle repliche dei pm: che non ci sono state. Quindi la riunione in camera di consiglio per il colleggio del tribunale, presieduto da Carmelo De Sanctis che ha fissato il termine del count down non prima delle 12:00.

Dalle 9:35 è iniziata la fibrillazione generale in un’aula stracolma di giornalisti, tutti sostanzialmente rimasti a bocca asciutta per l’assenza dell’imputato numero uno. Del Turco, infatti, non è presente a Palazzo di giustizia, ad ascoltare dopo 5 anni il verdetto sulla sua vita: privata e, sopratutto, pubblica. L’ex ministro delle finanze ed ex segretario generale aggiunto della Cgil all’epoca di Luciano Lama è accusato di associazione per delinquere, corruzione, abuso, concussione, falso. L‘ex presidente della commissione rischia 12 anni di reclusione, ma non si è presentato in tribunale. Si è rifugiato nel suo nido di Collelongo: L’ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, attendera’ l’esito della sentenza nella sua abitazione di Collelongo, barricandosi dietro un lapidario: “E’ una scelta concordata con il mio avvocato e con il mio medico”. C’è invece il suo grande accusatore, l’ex titolare della clinica Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, che lo ha acccusato di aver intascato milioni di euro di mazzette. C’è ma non parla: “Non rilascerò dichiarazioni nè prima nè dopo la sentenza”, ha detto Angelini, “si è parlato troppo fuori da questo processo, non è buona creanza”. 

TRIFUOGGI: IN AULA PER RESPONSABILITA’

Fuori dai giochi, dopo il pensionamento, ma in aula da ‘civile’ per fare squadra con la Procura: c’è anche l’ex procuratore-capo Nicola Trifuoggi nell’aula 1 ad attendere la sentenza: “Sono qui”, ha detto, “per testimoniare la mia stima per i colleghi Di Florio e Bellelli, ho grande apprezzamento per il lavoro che hanno fatto”. Ma è presente, sorpattutto, “Anche per far vedere che nel bene o nel male voglio assumermi le mie corresponsabilità”, ha aggiunto Trifuoggi poco prima di entrare nell’aula dove tra poco verrà letta la sentenza da Carmelo De Sanctis. “Finalmentesiamo arrivati a un primo punto fermo”, ha conclusto l’ex procuratore, che all’indomani dell’arresto di Del Turco aveva parlato di prove schiaccianti.