La vigilia del secondo riesame del comitato regionale per la Valutazione di impatto ambientale (Via) sul contestatissimo progetto per la filovia Montesilvano-Pescara si anima con l’intervento a gamba tesa del Wwf, che preannuncia il terzo ricorso al Tar sulla vicenda in caso di accoglimento della richiesta di “Via in sanatoria” presentata dalla Gtm.
Insufficienti e poco chiari, secondo l’associazione ambientalista, i supplementi al rapporto preliminare ambientale che la commissione Via ha richiesto alla Gtm dopo che il responsabile unico del procedimento, l’ingegner Fabiani, ha ammesso l’esistenza di un secondo lotto di lavori. “Il comitato aveva chiesto un progetto di alternativa di tracciato”, afferma Loredana Di Paola del Wwf, “ma la Gtm non l’ha presentato”.
Se così dovesse essere, sarà scontato l’esito della riunione prevista domani, ma precauzionalmente il Wwf ha inviato una diffida al Comitato Ccr-Via della Regione Abruzzo a promuovere il progetto che Gtm, dati i lavori pressoché ultimati, si ostina a non voler modificare. “Approvare ora una Via in sanatoria non è ammissibile”, rimarca Di Paola, “se accadrà ricorreremo al Tar, dove abbiamo già due ricorsi pendenti contro la filovia”.
Nodale nella querelle Via-non Via, per il Wwf, la caratteristica unitaria dell’opera. L’errore a monte, e i risultati sono quelli odierni, è stato non sottoporre il progetto a una preventiva valutazione ambientale; ora, però, viene messo nero su bianco che, oltre al tracciato che passa sulla strada-parco, esistono altri due tracciati, finanziati separatamente e progettati come un secondo e un terzo lotto da mettere in cantiere in maniera graduale. Il Wwf non ci sta a veder ripetere lo stesso gioco degli ultimi dieci anni di storia della filovia e pretende una Via unica.
Da fare subito, onde evitare di ritrovarsi punto e a capo tra qualche anno. Perché la richiesta di “approfondimenti” è stata fatta solo dopo che nella commissione del 18 giugno il Rup Fabiani ha ammesso “è in fase di progettazione il secondo lotto” della filovia, e “che sarà costruito in prosecuzione della attuale linea elettrificata, riducenco la prevista parte in sede promiscua del primo lotto”.
I particolari sono stati scoperti dal Wwf intercettando una lettera scritta dal presidente Gtm Michele Russo ai sindaci di Pescara e San Giovanni Teatino lo scorso lo scorso 15 marzo, quando l’attuale procedura di assoggettabilità a via era già in corso (SCARICA LA LETTERA ). Sedici milioni e 900mila euro di fondi europei sono stati destinati dalla Regione alla Gtm per realizzare i due lotti finali: un finanziamento che, seppur integrato con i fondi del primo lotto, non permette un’elettrificazione totale, pertanto si ricorrerà ai bus ibridi.
Il progetto preliminare prevede che il percorso elettrificato del 2° lotto parta da via Pellico, allacciandosi alla filovia già esistente, per proseguire su corso Vittorio, via Conte di Ruvo e via Misticoni, per terminare alla fine di via lo Feudo. Il filobus poi proseguirebbe su gomma in via della Bonifica fino al capolinea individuato nell’area del realizzando parcheggio di via Pantini.
Il 3° lotto, invece, sfrutta la linea elettrificata del 2°, sovrapponendosi fino a via Orazio per poi proseguire su via Lago di Campotosto e via Volta e infine collegarsi sulla Tiburtina all’altezza della strada pendolo, terminando in via Fosso Cavone. Da qui la prosecuzione con forza ibrida per raggiungere l’aeroporto e il capolinea di via Pertini a Sambuceto.
“Le procedure relative all’utilizzo dei fondi Fas prevedono la conclusione dei lavori per fine 2015”, scrive Russo ai sindaci Mascia e Marinucci, commentando, “pertanto le tempistiche risultano molto strette”. Bisognerà infatti ultimare la strada pendolo per collegare la Tiburtina con via Volta, terminare la prosecuzione di via Pantini, espropriare le aree per far passare il filobus dritto per dritto fino all’aeroporto. La soluzione? “Un vantaggio”, prosegue la lettera del presidente Gtm, “deriva dalla possibilità di procedere per lotti funzionali, pertanto si propone di realizzare in una prima fase il lotto 3 e di suddividere il lotto 2 in una parte completamente elettrificata, con capolinea in prossimità dell’università e una seconda che prevede l’arretramento del capolinea in corrispondenza del parcheggio di scambio di via Pantini nel momento di completamento delle necessarie infrastrutture”. (SCARICA LA PLANIMETRIA )
“Sulla legittima richiesta da parte del Comitato alla Gtm di fornire un’alternativa di percorso e/o di mezzo, presupposto fondamentale nelle procedure di Via al fine di confrontare pro e contro di diverse opzioni, l’ingegner Fabiani”, riferisce il Wwf, “risponde che, essendo stato appaltato l’intervento, non esiste più la possibilità di cambiare il progetto. Ammesso e non concesso che si potesse procedere una Via a posteriori”, insistono gli ambientalisti, “Fabiani non si accorge che queste dichiarazioni annullano qualsiasi possibilità di recuperare l’attuale progetto. Infatti”, conclude il Ww, “ora il Comitato Via non potrà certamente esprimersi positivamente in quanto la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea chiarisce che (comunque non per opere già realizzate) eventuali sanatorie devono avvenire eccezionalmente e ‘a condizione che tutte le alternative siano ancora praticabili e che la regolarizzazione in tale stadio procedurale consenta ancora al pubblico interessato di esercitare un’influenza effettiva sull’esito del processo decisionale’ (sentenza 15 gennaio 2013, causa C-416-2010)”.