Lanciato ufficialmente il grido di allarme dal personale della banca Caripe, dopo l’annunciata crisi del gruppo bancario Tercas-Caripe. Questa mattina, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa ha incontrato i rappresentanti sindacali dei lavorator, rappresentati dalle sigle di Cisl e Cgil, Fabi, Dir credito e Ugl. Il presidente della Provincia ha parlato della necessità che il gruppo bancario Tercas Caripe mantenga la sua autonomia amministrativa e direzionale in Abruzzo e ha evidenziato che rimanga ben saldo il rapporto con il territorio e quindi con l’imprenditoria ed i cittadini abruzzesi. Un auspicio condiviso in pieno dai sindacalisti presenti i quali hanno chiesto in maniera unanime che tutte le istituzioni si interessino della vicenda, anche nelle altre province e a livello regionale, e hanno sollecitato l’attenzione della Banca d’Italia, attraverso il commissario, del mondo politico e delle Fondazioni bancarie. I timori dei sindacalisti e della Provincia non riguardano solo il futuro dei 1250 addetti (distribuiti su 160 filiali), che comunque hanno già subito una serie di sacrifici e sopportato dei tagli, ma anche il territorio perché si rischia di perdere un punto di riferimento storico per le attività produttive locali, oltre che per le famiglie e ciò accade in un momento molto delicato per l’economia in cui il rapporto con il credito è fondamentale. La battaglia che va avviata in modo corale deve quindi riguardare anche imprenditori e cittadini, questo l’auspicio espresso oggi, anche per evitare acquisizioni da parte di altri gruppi che investirebbero altrove i risparmi raccolti in regione. Per allargare il dibattito su questa vicenda Testa ha lanciato la proposta di convocare un incontro a Pescara con tutti i soggetti interessati, dal commissario ai rappresentanti delle istituzioni, nonché con i parlamentari e le quattro fondazioni bancarie presenti in regione. È il momento – è stato sottolineato a chiare lettere – di andare oltre.