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Penne, domani il corteo per salvare l’ospedale ‘abbandonato’

Penne. Un corteo per salvare e rilanciare il locale ospedale: il comitato cittadino si mobilita, domani la marcia per il taglio agli sprechi “contro il taglio ai diritti”.

Partirà domani alle 16:30 da piazza Luca da Penne il corteo organizzato da movimento cittadino per la sanità vestina per salvare e rilanciare l’ospedale di Penne e per chiedere l’apertura del centro soggiorno per anziani. “Il diritto alla salute non si taglia”, questo il motto dei manifestanzi, che hanno chiamato a raccolta la cittadinanza, le forze sociali e i sindaci del comprensorio vestino, per far alzare il più possibile il grido di protesta contro “il taglio dei posti letto e la riduzione dei servizi che il piano di riordino”, riferisce il portavoce del comitato Gabriele Frisa, “con cui il governatore Chiodi sta uccidendo l’ospedale di Penne, tramite il suo esecutore, il direttore generale della Asl di Pescara D’amario”.

A scatenare la “marcia di lotta”, è pero maggiormente il desiderio collettivo di evitare due ennesimi maxi-sprechi all’italiana: “Chiediamo investimenti strutturali che rilancino l’Ospedale S. Massimo”, insiste Frisa, “per cui finora è rimasta vana e fumosa la promessa pubblica di 12 milioni di euro, comunque insufficienti, fatta ripetutamente da D’Amario. E rivendichiamo l’apertura del Centro di Soggiorno per Anziani in località Carmine,- costato più di 15 milioni, tuttora chiuso e abbandonato”.

“Il taglio dei posti letto e la riduzione dei servizi”, conclude il referente del comitato cittadino, “vogliono dire meno diritto alla salute e meno occupazione. Il Piano di riordino ci porta in un vicolo cieco, di certo non si esce dalla crisi e non si riducono gli sprechi dissanguando lentamente i “piccoli” Ospedali. Sono altri i privilegi da tagliare”.

LA REPLICA DI PAGANO: NESSUNO SMANTELLAMENTO

“La sanita’ vestina non verra’ smantellata. Al contrario, la Asl di Pescara ha mantenuto alta la qualita’ dei servizi del Presidio ospedaliero San Massimo di Penne, potenziato i reparti esistenti, programmato i lavori di ammodernamento della struttura (impiegando i 12 milioni di euro destinati dall’ex articolo 20 della finanziaria del 1988 all’edilizia sanitaria) e messo in cantiere un progetto operativo credibile per rilanciare la struttura abbandonata del Carmine dopo anni di promesse. L’Atto aziendale redatto dal Direttore Generale Claudio D’Amario e condiviso con il Sindaco di Penne, Rocco D’Alfonso, dunque, cammina verso questa direzione”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, che interviene sul futuro della sanita’ vestina. “Con l’attuazione dell’Atto aziendale – aggiunge il Presidente del Consiglio regionale – e’ stato istituito a Penne anche l’Area distrettuale vestina per quanto concerne i servizi di base offerti al territorio e attivato anche il modulo di salute mentale vestino. Fortificati alcuni reparti strategici come la Chirurgia e la Medicina, dove sono state inserite eccellenze che prima non c’erano, e mi riferisco a chirurgia mammaria, flebologia, gastroenterologia e potenziata l’oncologia. Vengono mantenuti efficienti la pediatria e il percorso nascite. Con fermezza abbiamo evitato che l’ospedale di Penne venisse riconvertito; ora – conclude Pagano – e’ iniziato il vero percorso di rilancio della struttura sanitaria pennese. Evitiamo strumentalizzazioni nocive che generano solo allarmismi per la comunita’ locale”. Inoltre, e’ pronto il progetto esecutivo che la Asl di Pescara appaltera’ a breve per i lavori al San Massimo: tre lotti, 12 milioni di euro il nuovo pronto soccorso e la ristrutturazione delle aree funzionali di Medicina e Chirurgia, con aspetti rilevanti di qualita’ alberghiera. E per il Carmine, il Ministero sta valutando le proposte di attivazione di due residenze sanitarie con 100 posti letto totali”.

In sintesi, il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha fatto il punto sulle principali novita’ introdotte con l’approvazione dell’Atto aziendale Asl di Pescara: il dipartimento chirurgico avrà due unità operative complesse, la chirurgica e l’otorino. Quindi: unita’ operativa semplice dipartimentale per la chirurgia mammaria, unita’ semplice per l’ortopedia ed incarico di alta professionalita’ per l’oculistica. Nel dipartimento medico, unita’ operative complesse in medicina e cardiologia, unita’ semplici per nefrologia e dialisi, geriatria, diabetologia ed incarico professionale di epatologia interventista. Nel dipartimento materno-infantile: una unita’ semplice di prevenzione materna e percorso nascita e una unita’ semplice di pediatria, ostetricia e ginecologia. E’ unita’ operativa complessa la diagnostica per immagini (radiologia) e semplici per la medicina di laboratorio e centro trasfusionale. Nel dipartimento di emergenza, il pronto soccorso e’ una unita’ operativa semplice dipartimentale cosi’ come l’anestesia e la rianimazione chirurgica. Nel complesso si evince un forte potenziamento dell’offerta sanitaria specialistica, con una particolare attenzione alla medicina preventiva. Infine, e’ previsto anche l’assunzione di un direttore sanitario di Presidio, la cui procedura concorsuale e’ stata gia’ conclusa. Prendera’ servizio a partire dal mese di luglio.