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Pescara, sospeso lo sciopero della fame: la Regione promette una delibera per le antenne di San Silvestro

Pescara. I manifestanti di San Silvestro interrompono lo sciopero della fame: l’impegno della Regione per bloccare le antenne ottiene una settimana di tregua da Di Lizio, Salle e Candeloro. Intanto Mascia e Testa scrivono all’Agcom.

 Avevano cominciato sabato mattina, in 15, a digiunare per protestare contro il mancato spegnimento delle antenne “abusive”. Ieri, dopo un incontro con i vertici della Regione Abruzzo i rappresentanti dei genitori e dell’Associazione No Elettrosmog di San Silvestro hanno interrotto lo sciopero della fame, grazie all’impegno offerto dalla Giunta Regionale per emanare entro pochi giorni una specifica delibera per chiudere definitivamente il sito di trasmissione del colle tra Pescara e Francavilla e scongiurare l’installazione futura di ripetitori radio-televisivi attraverso la negazione di autorizzazioni a eventuali nuove richieste.

Lo riferiscono oggi i rappresentanti dei manifestanti, Brunella Di Lizio, Enio Salle e Marino Candeloro, che ieri sera hanno deciso con gli altri 12 digiunanti di fidarsi della promessa della giunta regionale. E stamattina un altro incontro, stavolta con il sindaco di Pescara al quale hanno consegnato la bozza di una delibera, sulle stesse rime di quanto promesso dalla Regione,da presentare al Consiglio comunale: “Augurandoci l’approvazione, possibilmente all’unanimità, da parte di tutti i consiglieri comunali”, affermano i tre residenti di San Silvestro, “se non avremo ancora dalla nostra parte i Regione, Provincia e Comune per portare a termine l’obiettivo di delocalizzare definitivamente gli impianti radiotelevisivi dal centro abitato di San Silvestro Colle ricominceremo ad oltranza con il digiuno Collettivo.

MASCIA E TESTA SCRIVONO A CARDANI

Ieri la Regione, dunque, nei giorni passati il Comune e la Provincia ad impegnarsi a favore dello spegnimento delle antenne. Sono stati il sindaco Albore Mascia e il presidente della Provincia Testa a scrivere una lettera a Marcello Cardani, presidente dell’Agenzia per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), affinché scongiuri la ventilata possibilità di reintrodurre San Silvestro tra l’elenco dei siti del piano nazionale per le frequenze. Il passaggio al digitale terrestre aveva escluso il colle pescarese dalle piattaforme di trasmissione, aprendo definitivamente la strada alla tanto sospirata delocalizzazione. Ora, però, il carattere definitivo torna a traballare, corroborato dai vari ricorsi al Tar presentati dalle numerose emittenti radio e tv. In tal senso si muove la richiesta degli enti locali.

“Come le è certamente noto – si legge nel documento firmato dal sindaco Albore Mascia e dal Presidente Testa – le nostre amministrazioni, Comune e Provincia, d’intesa con la Regione Abruzzo, hanno perseguito con convinzione e tenacia l’obiettivo di delocalizzare gli impianti radiotelevisivi, attualmente ubicati in località San Silvestro, nel nuovo sito off shore antistante la costa adriatica. La solida sinergia e l’unità di intenti con la Regione, stimolate e supportate da un diffuso movimento di opinione che vede nelle antenne di San Silvestro un motivo di grave preoccupazione per la salute pubblica, hanno condotto al raggiungimento di un risultato ‘storico’, ossia l’eliminazione, dal nuovo Piano Nazionale delle Frequenze, del sito di San Silvestro da quelli ritenuti idonei all’accoglimento degli impianti, anche grazie alla disponibilità dell’Agenzia da Lei presieduta, che ha ritenuto di accogliere prontamente le forti istanze provenienti dal nostro territorio. Infatti, nel corso dei ripetuti incontri con il precedente Segretario Generale e il suo staff, abbiamo avuto modo di esporre le motivazioni alla base delle nostre richieste e la sostenibilità tecnica dell’alternativa proposta, elaborata dall’Università dell’Aquila e condivisa dall’Istituto Bordoni, incontrando il favore e l’apprezzamento delle nostre tesi da parte dei rappresentanti dell’Agcom. A oggi tuttavia – prosegue la lettera – sembra che vi sia stata una decisa battuta d’arresto al processo che avevamo costruito con tanta fatica e impegno; infatti, con la deliberazione n.277/13/Cons. assunta dall’Authority in data 11 aprile 2013, sarebbero state poste le condizioni per il reinserimento del sito di San Silvestro tra quelli di possibile utilizzo per l’ubicazione degli impianti di trasmissione del segnale televisivo in tecnica digitale, e precisamente a pagina 4 dell’atto stesso, laddove, pur non citando espressamente tale località, viene assegnata priorità non solo alle postazioni assentite con il precedente Piano Nazionale delle Frequenze, ma anche a quelle indicate nel Piano di Ginevra 2006 e nel Piano di Stoccolma del 1961, che comprendevano San Silvestro tra i siti idonei. Tale atto, considerato il grave ed evidente pregiudizio per la collettività locale, è già stato oggetto di specifica nota lo scorso 3 maggio 2013, inviata all’Agcom, con la quale è stata confermata l’esclusione, da parte della Regione Abruzzo, del sito di San Silvestro tra i possibili siti di ‘piano’. In questa sede, l’Amministrazione comunale e la Provincia di Pescara intendono manifestare, a loro volta, il proprio sconcerto e la propria ferma disapprovazione, nei riguardi dei contenuti della deliberazione n.277/13/Cons., qualora con essa si intendesse ripristinare una situazione divenuta ormai insostenibile per la popolazione interessata. Va tenuto, infatti, presente che la deliberazione citata, paventando il possibile reinserimento del sito di San Silvestro tra quelli utilizzabili, ha creato una situazione di grave allarme sociale nella popolazione residente, spingendo il Comitato cittadino a programmare manifestazioni eclatante e senz’altro pericolose per la sicurezza collettiva, considerato il livello di esasperazione raggiunto dopo anni di speranze deluse. Le chiediamo, pertanto, in qualità di Primi rappresentanti della Comunità pescarese di voler fornire, ove possibile, rassicurazioni in ordine alla volontà dell’Agcom di mantenere il sito di San Silvestro al di fuori di quelli eligibili come sede delle antenne radiotelevisive, ovvero di comunicare eventuali indirizzi contrari rispetto alle precedenti decisioni assunte nel vigente Piano Nazionale delle Frequenze”.