Pescara. Appello romano per le istituzioni pescaresi coinvolte nell’empasse del dragaggio: domani nella capitale andranno Testa, Chiavaroli e Febbo per risolvere, con il ministro Quagliariello i nodi del Decreto Sviliuppo e della cassa integrazione.
Giornata campale nella capitale, quella di domani, per la ‘vertenza marineria’. Vertenza, perché ormai l’empasse del dragaggio del porto ha risucchiato il comparto peschereccio della marineria in una crisi occupazionale senza precedenti in città. Chiamati all’appello del neo ministro alle Riforme Gaetano Quagliariello, eletto in Abruzzo e da sempre pedina fondamentale per lo scacchiere del porto, domani pomeriggio andranno a Roma il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, la senatrice Federica Chiavaroli e l’assessore regionale alla Pesca Mauro Febbo, per affrontare le problematiche connesse alla erogazione dei 3 milioni di euro stanziati a dicembre scorso dal Decreto sviluppo. “L’auspicio”, si augura Testa alla vigilia, “è che Quagliariello e il Governo facciano da ponte con Bruxelles per chiarire e accelerare l’iter da seguire, di modo che i fondi arrivino quanto prima agli operatori del porto di Pescara, gravemente danneggiati dall’insabbiamento dei fondali. Una prima risposta importante”, aggiunge Testa, “è arrivata dalla Regione Abruzzo che ha ieri ha stanziato 576 mila euro, di cui 500mila in favore dei lavoratori dipendenti del settore pesca e 76mila per la stipula di polizze assicurative che garantiscano un ritorno in mare sicuro ad armatori e pescatori, terrorizzati dalle conseguenze che le imbarcazioni possono subire per via dei fondali insabbiati”.
Ad accompagnare la delegazione politica ci sarà anche una marinara, ansiosa di ricevere buone nuove anche sul fronte della cassa integrazione. Di ciò si occuperà, già dalla mattinata Mauro Febbo, che parteciperà alla riunione della Commissione Politiche Agricole. “All’ordine del giorno”, ha anticipato l’assessore alla Pesca, “è stato inserito il punto della Cig: condividendo le preoccupazioni delle parti sociali circa l’insufficienza dello stanziamento disponibile, ho voluto segnalare la particolare gravità in cui versa la marineria di Pescara, ferma da oltre un anno, che ha peraltro fruito solo in parte del trattamento dovuto per il 2012. Lo stato di disagio socio economico di oltre 160 marittimi è ormai pervenuto a livelli di insostenibile gravità”. Nella richiesta inviata ai componenti della Commissione, composta dal Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dal Ministro dell’Economia e Finanze, dal Ministro del Lavoro e Politiche Sociali, dagli Assessori regionali alla pesca, dalle Associazioni di categoria e Organizzazioni professionali, è stato chiesto di operare in modo che le risorse già individuate siano prontamente utilizzate. “Questo”, spiega Febbo, “innanzitutto per chiudere le pendenze 2012, risolvendo così una disparità di trattamento all’interno della categoria obiettivamente inammissibile, quindi per sostenere le situazioni già maturate nel 2013, ed infine per destinarle al nuovo imminente fermo biologico. In pari tempo, il Governo dovrebbe fornire assicurazioni circa l’integrazione del budget fino a copertura integrale del fabbisogno 2013”.