Pescara. Unanime accordo, una volta tanto, per il consiglio comunale, che stamani ha approvato una mozione per il completamento del distretto sanitario di via comunale Piana. L’incompiuta da 13 anni necessità di 2 milioni dalla Regione. Il Comune fa cassa ‘sfrattando’ l’Arta.
Ben 13 anni di attesa, ma del distretto sanitario di Pescara Sud non si è ancora visto il completamento. Complicazioni burocratiche e contenziosi tengono fermi dal 2000 i lavori per realizzare, su due piani da 1300 metri quadri ciascuno, poliambulatori, uffici amministrativi e Cup destinati all’offerta sanitaria per un bacino di 50mila persone. Dopo 10 anni di abbandono, il consiglio comunale ha approvato oggi all’unanimità (23 voti su 23 presenti) una mozione del Pd che mira ad assecondare la volontà della direzione della Asl di far riprendere immediatamente i lavori di un primo lotto di circa 390 metri. Già reperita, dall’azienda sanitaria, una disponiblità finanziaria di 482mila euro, ma il completamento del distretto sanitario di base, al netto delle apparecchiature elettromedicali e delle attrezzature necessarie, necessita di un finanziamento complessivo di 2,6 milioni.
Concordi, almeno per questa volta, i partiti dell’assise civica impegnano con la mozione approvata la giunta regionale ad aggiungere i 2,1 milioni mancanti. “Sembra che si stiano compiendo piccoli passi in avanti nella risoluzione del contenzioso che in questi anni ha bloccato la realizzazione del Distretto”, dice il consigliere comunale e regionale Pdl Lorenzo Sospiri, “va però ricordato che dell’investimento iniziale, oggi resta disponibile appena il 40 per cento, ossia circa 600mila euro”. Le soluzioni in ballo sono due: “Per il reperimento della somma rimanente”, spiega Sospiri, “si potrà procedere con la dismissione dell’immobile che oggi ospita l’Arta in via Marconi e con la vendita di un albergo che la Asl ha a Montesilvano, per 1milione 400mila euro. La Regione Abruzzo si è resa disponibile a rimodulare l’accordo di programma e a trovare le somme che mancano, per tale ragione chiederò ora un incontro con il Dirigente regionale De Flavis, con l’assessore alla Sanità Roberto Renzetti e con il manager della Asl, ma se non si sblocca prima il contenzioso è inutile per ora chiedere allo Stato 2milioni di euro”.