Saranno 130 gli alberi che a partire dai prossimi giorni saranno ripiantumati su un ampio raggio del territorio cittadino. Si tratta di una prima tranche, a questi si aggiungeranno infatti altri 140 esemplari per un totale di 270 piante, un investimento di 100.000 euro, che andranno a sostituire le 100 alberature pericolose rimosse dall’Amministrazione a fronte delle operazioni di messa in sicurezza e a potenziare il verde cittadino.
“Avevamo preso un impegno preciso con la città e oggi vogliamo dire a gran voce che quell’impegno può dirsi rispettato – esordisce il sindaco Marco Alessandrini – Comincia la prima tranche di ripiantumazioni, ripristinando gli originali equilibri. Rivolgo un pensiero all’ex assessore Laura Di Pietro con la quale ho condiviso uno dei momenti più brutti del nostro mandato, che è stata forte e determinata nel procedere, considerando prioritaria l’azione a tutela dell’incolumità pubblica. Da tutta l’Italia arrivano notizie di alberi che cadono e ammazzano persone, dobbiamo occuparcene senza che diventi una guerra di religione e dobbiamo rendere più bella e più sicura la città, a partire dal suo verde”.
“Abbiamo affrontato di tutto quando per la prima volta questa città ha scelto di mettere in sicurezza le sue alberature – aggiunge il vicesindaco e assessore ai Parchi Antonio Blasioli – E’ stato un momento durissimo, diventare un caso nazionale perché per la prima volta si fa prevenzione. Per questo oggi per noi è una sorta di rivalsa, specie per i nostri agronomi. Le operazioni si svolgeranno in 60 giorni e si aggiungeranno anche altre attività di manutenzione. Nessuno prima d’ora aveva mai messo 100.000 euro a questo scopo, di cui 50.000 prelevati dal fondo di riserva del sindaco, segno di una volontà determinata nel capo dell’amministrazione”.
“Come ha ricordato il sindaco ci fu una battaglia che non mi aspettavo – così l’ex assessore Laura Di Pietro – perché era la prima volta che si faceva prevenzione, investendoci tempo, soldi e passione. Gli alberi dovevano essere tagliati per ragioni di sicurezza e oggi saranno il doppio e questa è la migliore risposta a chi non ci credeva. All’epoca facemmo una scelta dolorosissima e necessaria, oggi la scelta è bellissima e voluta”.
“Per le ripiantumazioni l’equilibrio viene spostato verso le specie autoctone – illustra l’agronomo Mario Caudullo – non trascurando la presenza di specie che davvero potrebbero giovare alla salubrità ambientale con capacità maggiore di trarre CO2 e legata alla pertinenza del paesaggio. Va infine sottolineato che non sono decisioni imposte dall’alto, ma la scelta delle specie è stata condivisa anche con le associazioni ambientaliste che hanno contribuito a scegliere l’allocazione”.