Blitz anti-prostituzione della polizia municipale nel week-end: ben 22 le donne fermate in strada, in violazione delle ordinanze sindacali che mirano ad arginare il fenomeno. E’ stato il Nucleo Sicurezza Urbana, la squadra speciale costituita dal comandante Carlo Maggitti nell’ambito del Reparto Tutela del Consumatore a effettuare l’intervento sul territorio in varie zone della città.
Venerdì notte il primo blitz con il fermo per 13 prostitute, sorprese nelle vie tutt’attorno alla Riserva dannunziana, da via Silone a via Luisa D’Annunzio e via della Bonifica. Sabato sera la seconda operazione: la squadra del Nucleo di Sicurezza Urbana si è appostata in via Antonelli, a ridosso del sottopasso ferroviario, dove, alle 19, ha fermato due ragazze in abiti succinti, entrambe portate al Comando della Polizia municipale dove le operazioni di identificazione sono andate avanti sino all’una di notte. Le due donne, una di 26 anni, l’altra di 19 anni, sono risultate entrambe di nazionalità rumena, dove hanno ancora la residenza, stessa situazione riscontrata per le 13 donne fermate venerdì notte. All’una le due donne sono state sanzionate per il reato amministrativo contestato in violazione dell’ordinanza che vieta alle ragazze di girare per strada in abiti succinti in atteggiamenti inequivocabilmente tesi ad adescare passanti. Oltre a questo, una seconda ordinanza del sindaco vieta agli automobilisti di rallentare il proprio cammino dinanzi a ragazze ferme sul bordo del marciapiede, per non creare situazioni di intralcio o pericolo alla circolazione stradale, prevedendo multe severe.
“Le donne sono state rilasciate, commenta il sindaco Albore Mascia, “ma evidentemente hanno ‘perso’ la nottata di lavoro ed è questo l’obiettivo ultimo delle nostre operazioni, ossia svolgere un’azione di deterrenza, tale da scoraggiare le peripatetiche a operare sul nostro territorio. Vogliamo che si diffonda la notizia e che sia ben chiaro che ogni sera effettueremo appostamenti in modo da rendere impossibile per le ragazze lavorare e guadagnare a Pescara in modo da liberare la città da un fenomeno che ha ormai raggiunto livelli intollerabili”.