Omicidio Bottega, 23 anni dopo: chiesto il giudizio immediato per il marito

teresabottegaPescara. I sostituti procuratori Valentina D’Agostino e Cristina Tedeschini hanno chiesto al gip Luca De Ninis il giudizio immediato per Giulio Cesare Morrone, che nel 1990 avrebbe ucciso la moglie, Teresa Bottega, al culmine di una delle tante liti che contraddistinguevano il rapporto tra i due.

La sua colpevolezza è emersa solo nei mesi scorsi, quando un testimone indiretto del fatto si è rivolto alla squadra mobile di Pescara e ha raccontato di aver saputo dell’omicidio da un prete, che a sua volta era stato informato direttamente dall’uxoricida.

Gli investigatori hanno riaperto il caso, che era stato archiviato come scomparsa volontaria e, nel corso di una confessione, Morrone ha amesso di essere l’assassino. Sarebbe stato lui stesso a disfarsi del corpo della moglie in provincia di Ferrara. Quando è scomparsa, Teresa Bottega aveva 35 anni, un anno in più del marito. Il gip valuterà se ci sono i presupposti per il giudizio immediato e, nel caso, la Corte d’Assise di Chieti fisserà la data.

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