Giancaterino è anche tra i 23 indagati nell’inchiesta della Procura di Pescara. “Il fatto che io sia indagato non nasconde il mio dolore per la perdita di mio fratello e di altri amici così come viceversa il fatto di essere fratello di una delle vittime non deve porre in secondo piano la mia veste di persona indagata. Io mi sono rimesso al lavoro della magistratura e aspetto con serenità. Ho fornito loro quelle che sono le mie ragioni. Aspetto che loro assumano le loro determinazioni”.
“La giustizia – ha proseguito Massimiliano Giancaterino parlando dell’inchiesta – sarà inesorabile. Arriverà alla definizione delle responsabilità. Bisogna soltanto affidarsi al lavoro dei magistrati. Non ho dubbi che si arrivi a definire verità e responsabilità”.
E poi sulla commemorazione: “Quella di oggi è una giornata particolare. È l’anniversario di una tragedia che ha colpito non soltanto me personalmente ma il mio paese e l’intera opinione pubblica italiana, e forse anche oltre. Cercheremo di viverla come meritano di essere ricordate le 29 vittime”, ha detto Massimiliano che ha voluto lanciare un appello a tenere sempre i riflettori accesi e a non dimenticare. “L’auspicio – ha tenuto a sottolineare – è che si continui a parlare della tragedia, affinché si arrivi alla ricostruzione esatta del fatto storico e giudiziario, ma anche affinché si mettano in campo gli accorgimenti utili per evitare il ripetersi di tali tragedie in altri luoghi”. “Di mio fratello Alessandro – ha concluso – ho tantissimi ricordi e li porterò nel cuore sempre con me”.