Smog a Pescara, Fiab: “E’ possibile creare una mobilità nuova”

La Fiab – Federazione Italiana Amici della Bici – sezione Pescara; torna sulla questione delle polveri sottili e, prima del vertice previsto tra i sindaci di Pescara, Montesilvano, Francavilla, Spoltore e San Giovanni Teatino; ha voluto dare l’ultimo contributo che prende spunto da una mobilità nuova, da un grande progetto urbanistico, ecologico e sociale, basato molto sulla bicicletta.

“Crediamo si debbano intanto mettere sul piatto le iniziative che ognuno sta predisponendo sui tempi meno immediati. Misure contingenti, come le domeniche ecologiche, seppure efficaci nell’immediato, al limite nella loro portata educativa, rischiano di risultare sempre e solo sintomatiche. Bisogna intervenire sulle cause degli inquinanti – sicuramente riscaldamento e traffico veicolare motorizzato – e possibilmente con azioni e scelte che abbiano una reale fattibilità ed efficacia”

“Evitare quindi di fare appelli, ancorché utili, al buon senso, che sposterebbe la decisione su un piano non controllabile. Sulla mobilità invece si può più fattivamente incidere: bisognerebbe aggredire gli spostamenti sistematici, quelli che avvengono nelle stesse fasce orarie. Questa componente del traffico con decise misure di riduzione numerica dei “vettori” e di ricomposizione dei passeggeri trasportati, porterebbe a interessanti e immediati risultati. Tante sono le azioni che potrebbero essere adottate. Ma da chi? Dai Mobility manager. Il comune di Pescara ne è già dotato”.

“Migliaia di persone, quindi, di cui si possono, anzi si devono cambiare le abitudini negli spostamenti casa-lavoro, casa-scuola. Come? Ad esempio spingendo molto sul trasporto collettivo, bus e car polling, e sulla bicicletta, lavorando sulla efficienza e riorganizzazione dei trasporti e sulle infrastrutture. Sul fronte commerciale, è possibile intervenire già da adesso con un approccio razionale e sostenibile, che sul medio termine potrebbe significare solo elettrico o ciclistico: diventerà presto così ed è bene prenderci dimestichezza quanto prima. Per quanto riguarda i servizi, riteniamo che la loro informatizzazione spinta, quindi smaterializzazione, potrebbe dare un grande contributo alla riduzione degli spostamenti: facciamo muovere i dati, non le persone”.

“Per tutto il resto, che significa svago, tempo libero e quindi commercio al dettaglio, crediamo debba valere la grande regola della restituzione dello spazio pubblico ai cittadini, perché sentano la città come la propria casa; devono poter quindi avere a disposizione un contesto di riferimento che non sia causa di stress e di sofferenza, ma di conforto, di soddisfazione e di opportunità rispetto alle proprie esigenze. Tutto ciò oggi avviene soprattutto nei luoghi a forte pedonalizzazione, su cui ci sentiamo di non dover spendere alcuna parola tanto forti e chiari sono gli esempi riscontrabili anche in questa città”.

“Per sostenere tutto ciò, e quindi per purificare l’aria, è necessario portare la barra della “componente modale del traffico non motorizzato”, e quindi trasporto collettivo e biciclette, oggi a cifre bassissime, fino al 50%. Il che significa quasi dimezzare, non eliminare, il traffico automobilistico e ridare alla città una grande occasione di sviluppo economico e di crescita sociale, recuperando lo spazio oggi ceduto per ettari e ettari a macchine ferme per riconvertirlo in luoghi di incontro e di rinascita civile e culturale della cittadinanza”.

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