Il saldo dell’Imu ha prodotto nelle casse comunali di Pescara un introito complessivo pari a 37milioni 536mila euro ai quali dovranno aggiungersi altri 896mila 852 euro che ancora l’Ater deve versare, portando a 38milioni 432mila 852 euro l’incasso totale, ossia 200mila euro in più di quanto previsto dall’ufficio Tributi. L’assessore comunale Filippello loda “l’onestà dei contribuenti pescaresi che, ligi al dovere, hanno versato l’Imu, con uno scarto bassissimo di evasione” e si aspetta di incassare gli ultimi “spiccioli” dell’incasso record da coloro che non hanno provveduto entro i termini a chiudere il saldo dell’imposta o che, dopo il versamento, si fossero accorti di aver sbagliato qualche calcolo. Per questo c’è ancora la possibilità di avvalersi del cosiddetto ‘ravvedimento operoso’, pagando dunque oltre la scadenza di legge, con una minima sanzione del 3 per cento o del 3,75 per cento.
A far aumentare maggiormente gli introiti della nuova imposta sulla casa saranno, invece, tutti coloro che hanno beneficiato di una delle aliquote agevolate stabilite dall’amministrazione comunale, ossia tutte le aliquote diverse dal 3,5 per mille sull’abitazione principale o dal 10,25 per mille su tutti gli altri immobili: questo dovranno presentare la relativa denuncia Imu entro e non oltre la scadenza del prossimo 4 febbraio, pena la decadenza del beneficio.
I dati, certificati dal Ministero, decretano il superamento di 200mila euro rispetto alla previsione d’entrata iniziale fissata a 38 milioni 200 mila euro, ma ai 61mila 668 pescaresi che hanno già pagato l’Imu è costata complessivamente ben 57,4 milioni: altri 18milioni 940mila euro, infatti, sono stati versati allo Stato. “A questo punto”, commenta Filippello, “con le stime in mano, è possibile anche ipotizzare per il 2013 una riduzione dell’Imu per alcune categorie di cittadini, come i commercianti”.
IL RAVVEDIMENTO OPEROSO: LA MORA. Chi non ha ancora saldato l’Imu potrà mettersi in regola entro 30 giorni, dunque sino al 16 gennaio 2013, per versare il saldo con il ravvedimento operoso e l’applicazione di una sanzione del 3 per cento. Dal 31esimo giorno sino a un anno, pagherà la sanzione del 3,75 per cento. Tuttavia, per chi non ha pagato né l’acconto né il saldo, l’anno di tempo scade il 16 giugno 2013. Per chi deve versare solo il saldo, avrà tempo sino al 16 dicembre 2013. Una volta che invece scatterà l’avviso di accertamento, la sanzione salirà al 30 per cento. Inoltre, per evitare accertamenti futuri, tutti i cittadini che hanno beneficiato di una aliquota agevolata, ovvero inferiore al 3,5 per mille deliberato per l’abitazione principale, e al 10,25 per mille per tutti gli altri immobili, hanno l’obbligo di presentare la denuncia Imu entro il prossimo 4 febbraio.