Terapia del dolore: apre l’hospice dell’ospedale di Pescara-VIDEO

hospice_diodati_spina_damicoPescara. E’ il dottor Tullio Spina, direttore del dipartimento Anestesia e Rianimazione, a presentare l’Hospice inaugurato oggi all’interno del reparto di terapia del dolore e cure palliative dell’ospedale Spirito Santo. Una struttura all’avanguardia finalmente messa a disposizione di chi vive la fase più dura della malattia: quella non più guaribile, ma non per questo non curabile.

 

Era stato già inaugurato a novembre 2009 il reparto di Terapia del dolore e cure palliative all’interno dell’ospedale Santo Spirito, ma della struttura all’epoca diretta dalla dottoressa Cristina Rebuzzi si era riusciti ad attivare solo l’unità operativa dove si possono effettuare solo le cosiddette ‘prime cure’, interventi di concisa e rapida esecuzione in day ospital. Fino ad oggi, però, i medici del reparto principalmente ai pazienti allo stadio terminale della malattia, non avevano potuto offrire il migliore dei servizi utile ad alleviare le sofferenze di chi alla sofferenza può solo rassegnarsi. “Non un posto dove si viene a morire”, precisa però la dottoressa Rossana D’Amico, caposala dell’unità operativa.

La mancanza di personale infermieristico, nonostante fior di quattrini stanziati appositamente dalla Regione, aveva tenuto chiuso l’hospice Bouganville: la bomboniera al secondo piano del reparto che sorge nella struttura ospedaliera di via Paolini, dove in stanze apposite i malati oncologici e terminali possono essere ricoverati per lungo tempo, affiancati dalle proprie famiglie, per ricevere cure palliative quando non è possibile riceverle adeguatamente a domicilio. Praticamente una struttura quasi alberghiera ricca di ogni comfort, per alleggerire i giorni e le notti passate ad eseguire la terapia del dolore.

Una struttura avveniristica. Al piano terra, sei posti letto ‘day ospital’, due studi medici, una stanza ‘infusor’ per la somministrazione di oppioidi anti-dolore. Al primo camere singole e per ognuna un divano letto a disposizione del famigliare che rimane accanto al paziente. Il fiore all’occhiello, però, è l’appartamento con tanto di cucinino che permette alla famiglia di un bambino di non far mancare mai l’affetto di tutto il suo nido, anche quando il destino crudele lo costringe al ricovero. Per gli altri, poi, una cucina e un salotto con terrazzo. Non mancava nulla, tranne il personale. Il Piano sanitario regionale prevede la presenza, di 13 infermieri, 6 operatori sanitari e 5 medici, in modo da garantire un ricovero assistito h24, ma il Piano di rientro aveva bloccato le assunzioni. Così si era costretti ad un servizio a marcia ridotta, per i pazienti che arrivano dal pronto soccorso, dall’Adi, dai reparti dell’ospedale per servizi di consulenza e per quelli inviati dai medici di base.

Difficoltà ora superate: è stato il presidente della Regione Gianni Chiodi, questa mattina, insieme al sindaco Albore Mascia e al direttore generale Asl D’Amario ad inaugurare l’hospice, “il secondo aperto in Abruzzo dopo quello di Lanciano”, ha detto il governatore, che attende per inaugurare quello di Torrevecchia Teatina. Sarà la dottoressa Marisa Diodati a coordinare un equipe pronta ad ogni necessità composta da: 1 responsabile medico, 1 specialista in anestesiologia, 1 specialista in cure palliative, 1 terapista della riabilitazione, 1 psicologo, 1 assistente sociale, 1 assistente spirituale, 7 infermieri e 8 operatori socio sanitari. Tutti sotto la direzione del dottor Spina e aiutati dalle volontarie della Onlus Progetto Sorriso. L’hospice aprirà ufficialmente le porte il 7 gennaio, ma sono già 3 le persone in lista d’attesa: “Per fronteggiare i primi tempi ci sono già medici,oltre che di Pescara, da Penne e Popoli che hanno dato disponibilità a prestare servizio volontario oltre i propri turni lavorativi”, anticipa soddisfatto il dottor Tullio Spina, mentre ci accompagna a visitare una felice eccezione della sanità pubblica abruzzese.

Daniele Galli


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