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Spoltore: guerra al Pm10. Una centralina mobile per stanare le polveri sottili

Spoltore. Dopo essere risultato peggiore dell’Ilva in quanto a smog, il comune pescarese avvia un progetto pilota per analizzare l’origine delle polveri sottili. Una centralina mobile dell’Arta tenterà di risolvere il problema del Pm10 spoltorese.

Dopo aver fatto registrare valori del Pm10 tre volte superiori a quelli in circolazione nell’aria attorno all’acciaieria Ilva, Spoltore corre ai ripari per ridurre l’inquinamento atmosferico. O meglio, per rintracciare quali siano le cause di tanta mal’aria. Ieri si è tenuta una conferenza dei servizi sull’inquinamento tra il comune, l’Agenzia regionale di tutela ambientale, l’Asl e l’università dell’Aquila, che ha prodotto l’avvio di un progetto pilota per analizzare l’origine delle polveri circolanti in atmosfera. Attraverso una convenzione con l’Arta, il comune guidato dal sindaco Di Lorito installerà una centralina mobile in un punto diverso da quello dove attualmente si trova la stazione fissa che ha fatto registrare i record negativi. , attraverso una convenzione tra l’Arta e il Comune di Spoltore. Concorde con il primo passo del progetto Piero Di Carlo, del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università degli Studi dell’Aquila: “Attivare analizzatori specifici è la soluzione ideale per cercare di risolvere il problema”, ha detto lo scienziato, “Invito tutti, dunque, a mettere insieme le forze per individuare l’origine del male. Solo così sarà possibile scegliere la soluzione più efficace”. Di Lorito ha inoltre annunciato che, nei prossimi giorni, terrà un incontro con la Regione per discutere di questo progetto pilota, di cui il Comune di Spoltore sarà capofila. Nel frattempo, l’Arta ha dato la propria disponibilità nell’attivare il laboratorio mobile anche in altri punti vicini a dove vivono i cittadini, così da poter misurare la quantità di polveri sottili effettivamente respirata dalla popolazione. La dottoressa Adelina Stella, della Asl pescarese, ha sottolineato le inevitabili conseguenze che l’inquinamento atmosferico provoca sulla salute pubblica. “Pertanto”, ha concluso il sindaco, “è bene avviare iniziative concrete nell’immediato. Di qui la necessità di partire subito con il laboratorio mobile per poi avviare un progetto pilota con il plauso della Regione Abruzzo”.