Pescara, un centro operativo della protezione civile per 14 comuni

COIPescara. Un centro operativo unitario per la protezione civile di 14 comuni della provincia. Istituita oggi la convenzione tra i sindaci e l’assessore Lattanzio, a conclusione di Pro.Va.Pe.

E’ stato istituito oggi, con la sigla della convenzione da parte dei sindaci, il centro operativo intercomunale per la protezione civile di 14 comuni del pescarese. L’atto di questa mattina, alla presenza del presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e dell’assessore Mario Lattanzio, conclude il progetto Pro.Va.Pe, finanziato dalla Provincia con 20mila euro. Il comune capofila è Manoppello e gli altri centri coinvolti,  tutti del versante della Majella della Val Pescara sono: Popoli, Bussi, Serramonacesca, San Valentino, Tocco, Salle, Bolognano, Turrivalignani, Abbateggio, Lettomanoppello, Sant’Eufemia, Caramanico e Scafa.

“Attraverso questa intesa – ha spiegato Testa – non si lavora più a compartimenti stagni e per singoli comuni, per ciò che riguarda la Protezione civile, ma per un’area estesa che interessa 50mila abitanti. Quindi non ci sono più duplicati, sprechi di risorse e di forze e si crea una collaborazione attiva tra comuni che può essere replicata anche in altre zone. Un esempio di rete che funziona – ha commentato Testa – e che prescinde dai colori politici di chi amministra”. “Il Centro operativo – ha spiegato Lattanzio – sarà di supporto ai comuni che per questo settore si sono dati una organizzazione comune e una sede fisica, a Manoppello. Questo è un progetto pilota unico nel suo genere in Abruzzo e nel centro sud e si potrebbe pensare di esportarlo, per la provincia, nell’area vestina”. Soddisfatto anche il sindaco di Manoppello, Gennaro Matarazzo, il quale ha spiegato che “con la firma di oggi si chiude la fase organizzativa e si passa all’atto pratico. Ciò che vogliamo è essere più efficienti sul fronte della Protezione civile, per attivare azioni immediate in caso di emergenza. Oggi non ci sentiamo più soli ma parte di una squadra e abbiamo uno strumento in più grazie alla Provincia che ci ha supportati, altrimenti non ce l’avremmo fai fatta. Una promessa mantenuta da parte del presidente Testa, che ringrazio pubblicamente”. Il Coi – ha spiegato Carlo Maria Speranza, l’ingegnere che sta seguendo il progetto – serve soprattutto a fare prevenzione, oltre che gestire le emergenze quando si verificano. L’obiettivo deve essere quello di estendere un’attività del genere su tutto il territorio”. Nell’ambito di questo progetto è stato costruito un sistema Gis, che sarà il fulcro del Coi, indispensabile per la pianificazione e la gestione.

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