Protagonista della vicenda, avvenuta a Montesilvano, è un 30enne di San Giovanni Teatino (Chieti), accusato di atti persecutori e furto in abitazione. Le indagini dei militari dell’Arma della Compagnia di Montesilvano, diretti dal capitano Vincenzo Falce, hanno permesso di ricostruire gli atti persecutori e i comportamenti ossessivi, fatti di pedinamenti e minacce, di cui era vittima una 25enne residente nella città adriatica.
La giovane, lo scorso 28 novembre, ha subito un furto in casa. Dagli accertamenti dei Carabinieri è emerso che c’era qualcosa di anomalo, in quanto non risultava alcun segno di effrazione. Dall’abitazione, senza mettere a soqquadro nulla, erano stati portati via oggetti di valore, contanti per 1.500 euro e i documenti d’identità.
Nel corso del sopralluogo, la ragazza ha raccontato la tormentata storia vissuta con il suo ex, finita alcuni mesi prima. I militari, oltre ad accertare gli atti persecutori, hanno anche appurato che autore del furto era stato proprio l’ex della 25enne, entrato in casa usando una copia delle chiavi detenute ad insaputa della giovane.