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Pescara, la marineria irrompe all’Aurum: campanacci per Chiodi ma il governatore è assente

Pescara. Irruzione della marineria all’Aurum, nel corso del Forum delle Citta’ dell’Adriatico e dello Ionio: campanacci e striscioni hanno interrotto i lavori istituzionali per incontrare il governatore Chiodi e sensibilizzarlo ai problemi legati al dragaggio. Anticipare il fermo 2013 è l’ultima richiesta avanzata, ma Chiodi era assente.

Il quinto giorni di presidio permanente al porto ha portato la marineria a scendere nuovamente in protesta. Dopo il blocco-lampo del traffico su piazza Italia, questo pomeriggio, intorno alle 13:00 una cinquantina di pescatori e armatori hanno manifestato rumorosamente ma pacificamente dinanzi all’Aurum, dove era in corso la sessione plenaria del Forum delle Citta’ dell’Adriatico e dello Ionio. Sotto la pioggia battente hanno fatto rintonare dei campanacci e dei fischietti, mentre in circolo hanno steso numerosi striscioni. “La marineria pescarese è sequestrata nel proprio porto”, ormai il motto della protesta, affiancato da messaggi più crudi, come “Ridateci la nostra dignità”. La richieste sono sempre le stesse: sollecitare il dragaggio del porto e lo stanziamento di ulteriori aiuti alla categoria da parte delle istituzioni. All’interno dell’Aurum, infatti, erano riuniti il sindaco Albore Mascia con i rappresentanti di altri Paesi del mediterraneo, ed era prevista anche la presenza del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi. Lontano da Pescara per impegni improrogabili, al posto di  Chiodi gli uomini del porto hanno incontrato il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano, insieme al sindaco Luigi Albore Mascia e al presidente della Provincia Guerino Testa: nel corso del faccia a faccia, la marineria ha chiesto fatti concreti per il dragaggio e ristorni economici per i mesi di dicembre e gennaio. E’ stata avanzata anche la proposta di anticipare il fermo biologico ordinario del 2013 ai mesi di dicembre, gennaio e febbraio, in modo da far percepire alla marineria gli indennizzi previsti e permettere alla stessa di

uscire in mare nel periodo di luglio e agosto, quando di norma é in vigore il fermo. Il prossimo 3 dicembre scadrà, infatti, il fermo straordinario, ma da  quel giorno in poi non è previsto ancora nulla, anche se la Regione, con l’assessore Mauro Febbo, sta lavorando per un ulteriore periodo di fermo biologico.. La categoria chiede di reperire nuove risorse da destinare agli operatori, per coprir  il mese di dicembre e gennaio, non potendo tornare in mare a causa del mancato inizio del dragaggio. Proprio per quest’ultimo lavoro, che punta a rimuovere 200mila metri cubi di materiale dal fondale insabbiato, oggi pomeriggio sono state aperte le buste per l’appalto da parte del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche.