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Pescara, la donna-coraggio di Fontanelle cambia casa per trovare pace

Pescara. La ‘donna-coraggio’ di via Caduti per Servizio finalmente trova pace: la disabile, vessata per decine di anni dagli occupanti abusivi delle case popolari di Fontanelle, perché sempre impegnata nel denunciare i soprusi e gli illeciti, finalmente è stata trasferita in un alloggio più tranquillo.

Per mesi è stata presa di mira da abusivi e altri utenti di via Caduti per Servizio per essere stata la ‘donna-coraggio’ che aveva trovato la forza di denunciare a forze dell’ordine e istituzioni le problematiche sociali del rione dove viveva con il padre anziano. Dopo tanti anni di lotta personale, contro la propria disabilità, è stata costretta alla sedia a rotelle, quindi a passare molto tempo nel suo appartamento al civico 25, uno dei più ‘caldi’ dell’intera zona, che ospita pregiudicati, spacciatori e chi occupa abusivamente le case spettanti ai più bisognosi. Non si è mai piegata, però, all’omertà e alle minacce di chi si è visto, a sua volta, minacciato da chi ha trovato la forza di non tacere di fronte alla criminalità. Per aver parlato, anche per aver messo la propria faccia davanti ai media, quella donna ha subito il danneggiamento dell’automobile di famiglia, così come del portone di casa. E la bruttura burocratica, oltre a non riuscire a cacciar via chi non ha diritto, ha troppo sovente deciso di mettere agli arresti domiciliari, quindi scelto un posto dove continuare a far delinquere tante persone, di rimpetto alla disabile e a suo padre, anziano e anch’egli malato. Delinquenti, che seppur piccoli, manomettevano abitualmente le luci dell’androne e delle scale, per poter trafficare protetti dal buio. Spacciatori che avevano preso possesso del giardino del palazzo per coltivare piante di marijuana, tenendo chiunque lontano con la forza da uno spazio comune per diritto.

 

. Oggi, finalmente, siamo riusciti a trasferire la donna in un altro rione della città, a Zanni, e le abbiamo consegnato le chiavi del nuovo appartamento dove abbiamo effettuato degli interventi necessari per adattarlo alle esigenze della famiglia. E le lacrime di gioia e di speranza della donna sono state il più bel regalo che mai potessimo ricevere”. Lo ha detto l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco ufficializzando l’avvenuta consegna odierna del nuovo appartamento.

“Quello della donna – ha detto l’assessore Del Trecco – era un ‘caso’ molto difficile e particolare: la signora, diversamente abile, spesso costretta in carrozzina, vive da sempre con il padre in via Caduti per Servizio, legittima assegnataria di un alloggio popolare nella palazzina Ater situata al civico 25. Purtroppo la stessa palazzina in cui si sono ritrovati molti inquilini abusivi e altri dediti ad attività illecite, spesso sottoposti a misure restrittive. Nonostante le difficili condizioni, la donna si è per anni battuta per riaffermare il principio della legalità nel rione e nel suo stesso.

Senza mai patire paura, Nina (nome di fantasia) ha sempre denunciato, appoggiando la lotta delle associazioni Insieme per Fontanelle e Codici, quello che non andava nel rione tra i più noti alle cronache. “Ma ormai era evidente che la permanenza della signora e dell’anziano padre era divenuta incompatibile nel rione, imponendoci di trovare una sistemazione alternativa”, afferma l’assessore comunale alle Politiche della Casa, Isabella Del Trecco, che ha trovato sistemazione ai due: un alloggio nel rione Zanni, liberato di recente. L’appartamento, al pian terreno, è stato consegnato oggi alla donna e al padre, dopo aver subito dal comune opere per adattarlo ai nuovi assegnatari, come l’allargamento delle porte, per consentire il passaggio della carrozzina, l’eliminazione di alcuni muretti interni, il rifacimento dei battiscopa, la realizzazione di un impianto doccia adatto a un disabile. “Oggi abbiamo consegnato le chiavi del nuovo appartamento alla donna in lacrime, che ora potrà effettuare subito il trasferimento”, commenta Del Trecco, “peraltro la nuova sistemazione le consente di avvicinarsi ad alcuni congiunti che le potranno fornire anche l’aiuto necessario nelle piccole faccende domestiche”.

Una sistemazione, sicuramente più consona a Nina e alle sue condizioni. Al civico 25, però, rimane indisturbato chi per quasi dieci anni le ha ridotto la vita ad un inferno. Chi, vedendola andare via, oggi non avrà trattenuto il ghigno di soddisfazione.