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Pescara, nuova lotta al punteruolo rosso: 40 palme da abbattere

Pescara. Sei mesi per sistemare gli alberi della città: 40 le palme distrutte dal punteruolo rosso da rimuovere, centinaia le piante da curare. Al via il cantiere degli interventi fitopatologici. Si spera nel freddo per uccidere le larve.

Circa 40 palme irrimediabilmente colpite dal punteruolo rosso ormai da rimuovere, altre centinaia di alberi per ora risparmiati dal famigerato insetto che verranno sottoposti al trattamento fitosanitario, e, infine, centinaia di lecci, platani e tigli, che subiranno interventi di manutenzione al fine di combattere le varie patologie che riguardano tutto il patrimonio arboreo della città. E’ stato consegnato ufficialmente oggi alla ditta Valmavone il cantiere per l’avvio degli interventi fitopatologici su tutte le piante cittadine, opere che si snoderanno in un arco di 170 giorni complessivi, a partire da domani, giovedì 15 novembre, per una spesa di 100mila euro

Gli interventi programmati riguarderanno soprattutto la riviera nord e sud, e le principali piante come platani, tigli e lecci. Ma l’attenzione primaria si concentrerà sulle palme dove, terminata l’estate e, prima dell’inverno, altre 40 palme sono state uccise dal punteruolo rosso, che da anni fa strage su tutta la costa adriatica. I primi interventi di rimozione riguarderanno la riviera sud.

Purtroppo si conferma quanto l’Arssa ha certificato già nel 2010, ovvero che Pescara è ormai divenuta zona endemica per il punteruolo, ossia sito di insediamento, dunque non è possibile né pensabile liberarsi dall’insetto, ma solo contenerne e arginarne gli effetti rimuovendo tempestivamente le piante ormai morte, ciascuna delle quali contiene al proprio interno circa 2.500 larve, e utilizzando prodotti specifici su quelle che ancora non sono state colpite per frenare la sua azione.

Il protocollo d’intervento prevede la somministrazione aerea ed endoterapica di prodotti fitosanitari, ma bisogna seguire l’andamento climatico. Se dovessero persistere condizioni climatiche di caldo, si potrà partirecon il primo trattamento, se le temperature dovessero invece abbassarsi, una condizione che automaticamente uccide le larve, si agirà direttamente la primavera.