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Pescara, Mare-Monti: dubbi sulla legittimità costituzionale

Pescara. Il Tribunale collegiale di Pescara ha rigettato oggi la memoria depositata e illustrata in aula dal pm Gennaro Varone, che sosteneva la tesi dell’estinzione della responsabilità amministrativa nell’ambito del processo “Mare-Monti” – sulla mancata realizzazione della Strada Statale 81 nell’area Vestina – alla luce della prescrizione scattata ad aprile scorso per il reato penale che dunque ha precluso l’emissione di un giudizio sul fatto.

La decisione è giunta dopo un’ora di Camera di Consiglio. Il Tribunale, presieduto dal giudice Rossana Villani, si esprimerà invece nel corso della prossima udienza, fissata per il 10 aprile prossimo, su due questioni di legittimità costituzionale sollevate sempre oggi dai legali della Toto Spa e della Cra Spa e R&L Srl di Carlo Strassil. Nel processo, iniziato nel 2008, erano imputati tra gli altri il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso e gli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto.

Al momento restano in piedi soltanto gli illeciti amministrativi, che chiamano in causa le imprese gestite dal gruppo Toto e da Carlo Strassil. Le difese, tuttavia, hanno sollevato due questioni di legittimità costituzionale, sulla base di varie argomentazioni giuridiche, chiedendo l’estinzione del procedimento relativo all’accertamento degli illeciti amministrativi.

L’avvocato Augusto La Morgia, che assiste la Toto Spa, in particolare ha rimarcato, citando le norme di riferimento, “il contrasto con il dettame costituzionale nel momento in cui la sanzione applicata per un illecito amministrativo si rivela una sanzione penale vera e propria, come ad esempio avviene con l’interdizione dall’esercizio di impresa, che si sostanzia in una sorta di condanna a morte per una società, che tuttavia si sia uniformata alle previsioni di legge “. Questa mattina, in aula, era prevista l’audizione di circa quindici testimoni, che sono stati liberati dal giudice e che saranno eventualmente ascoltati in seguito, dopo le deliberazioni del collegio giudicante, qualora nella prossima udienza siano rigettate le questioni di legittimità sollevate dalle difese.