L’episodio e’ avvenuto in via dei Bastioni la mattina del 7 giugno 2008 e il volantinaggio era stato promosso per denunciare “lo scandalo della mega-discarica di Bussi e della distribuzione di acqua contaminata alla popolazione”. La Polizia Municipale aveva contestato il mancato pagamento dell’Imposta sulla Pubblicita’ e aveva elevato la multa di 412 euro. Il referente regionale dell’associazione per le acque, Augusto De Sanctis, ha presentato ricorso contro il Comune di Pescara e il giudice ha annullato il provvedimento sanzionatorio dell’Ufficio Tributi Comunale. Il magistrato, dice il Wwf in una nota, ha basato il provvedimento sulla sentenza della Corte Costituzionale del 19 luglio 2000, che ha stabilito come siano da escludere dalla soggezione al tributo i messaggi di contenuto politico, religioso, ideologico senza fine di lucro . Il volantino contestato, firmato da Wwf, MareLibero e Abruzzo Social Forum, riportava scritto Acqua: Uno scandalo! Ora basta! Verita’ sulla nostra salute! Dimissioni per chi sapeva ed ha taciuto . Il Wwf annuncia che regalera’ una copia della Costituzione italiana a vigili urbani e funzionari comunali per diffondere i contenuti dell’articolo 21.