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Pescara, il Ciattè d’Oro alla memoria di Cristian Dell’Osa

Pescara. Anche Cristian Dell’Osa, pescatore morto in mare a fine agosto, tra i vincitori del Ciattè d’Oro, l’onorificenza civica consegnata oggi dal sindaco a cinque illustri protagonisti della vita cittadina.

La nona edizione dei premi Ciattè e Delfino d’Oro, la massima onorificenza civica che viene rilasciata dal sindaco in occasione della festa del patrono della città, San Cetteo, diventa commemorazione del lavoro e del sacrificio. C’è anche Cristian Dell’Osa, infatti, tra i cinque premiati, il pescatore morto lo scorso fine agosto durante una violenta mareggiata mentre, uscito con la sua piccola barca, tentava di salvare le attrezzature da pesca dalla furia delle onde.  “Colui che ha testimoniato, nella maniera più tragica e definitiva il proprio attaccamento alla famiglia e al lavoro. Alla vita perduta di questo nostro concittadino e alla sua famiglia, così tremendamente colpita, Pescara rivolge il suo più caldo, affettuoso, commosso pensiero”, ha detto il sindaco Albore Mascia tra gli applausi del pubblico, mentre consegnava il premio Ciattè d’Oro nelle mani della signora Barbara Fradeani, la vedova, accompagnata dal Comandante in seconda della Direzione Marittima di Pescara Antonio Catino. “Per avere”, si legge sulla targa che accompagna il premio; “con coraggio, abnegazione e senso del dovere, consapevolmente anteposto alla propria sicurezza, nel mare in tempesta, il tentativo estremo di salvare gli strumenti e il frutto del proprio lavoro e per aver così rinnovato, attraverso l’estremo sacrificio della vita, gesta antiche di generosità e dedizione che sono straordinarie caratteristiche peculiari della nostra gente di mare’.

Il Comitato dei Saggi ha, poi, scelto di premiare con lo stesso premio l’onorevole Raffaele Delfino, ‘per aver confermato nel corso della sua lunga e appassionata attività parlamentare e nei ruoli successivamente ricoperti ai  vertici di grandi Strutture dello Stato, il profondo e perenne attaccamento alla sua terra e alla sua Città, accompagnandone il progresso con amore e impegno incessante’.

Ben tre i Delfino d’Oro assegnati. A Don Giuseppe Natoli, abate uscente della città, che ‘alla guida pluridecennale della Cattedrale di Pescara e affiancando i Pastori della Diocesi, ha contribuito fortemente a mettere in risalto i valori dell’antica Pescara, nel rispetto della tradizione e del comune sentire della nostra gente. A Paola Sorge, ‘giornalista e autrice di saggi, ha alimentato brillantemente e con amore ostinato la sua passione per Gabriele D’Annunzio, culturalmente ereditata per antica tradizione familiare e pervicacemente nutrita attraverso copiose e costanti attività di divulgazione e confronto intellettuale, che hanno contribuito e contribuiscono pervicacemente e vivacemente alla conoscenza del Vate’. La dottoressa Sorge ha voluto dedicare il riconoscimento al marito, l’artista-scultore Giulio Tamburrini, scomparso cinque anni fa, autore peraltro del bozzetto di una statua di Gabriele D’Annunzio, donato nel 2007 all’Università ‘D’Annunzio’. Infine al capo della PolPoste regionale Pasquale Sorgonà, ‘Alto Dirigente della Polizia di Stato, dopo aver ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale di Roma, attuale dirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Abruzzo, è specialista di livello internazionale nel settore della criminalità informatica. Brillantissimo archetipo della lotta contro la pedopornografia, ha concluso a Pescara numerose indagini di Polizia Giudiziaria, nel campo delle truffe informatiche e dello stalking, contribuendo efficacemente, così, alla crescita civile e morale della nostra città’.