Pescara. Il fermo pesca prorogato di due mesi, ma il ristoro dei fondi viene ritardato a causa degli interessi troppo alti. L’incontro tra la marineria e le istituzioni, tenuto oggi pomeriggio alla Provincia, ha prodotto però l’interessamento del Prefetto per un incontro con il Governo, mente Testa chiede una moratoria.
e somme che la Regione deve erogare alla marineria per il fermo pesca straordinario saranno liquidate entro la fine di ottobre, mentre quelle a carico dello Stato arriveranno entro il 15 dicembre e per gli ulteriori due mesi di fermo, dal 5 ottobre al 3 dicembre, il pagamento sara’ mensile. Non conviene, in questo momento, pensare ad una anticipazione da parte delle banche, perche’ costerebbe troppo in termini di interessi e spese. Per quanto riguarda, invece, i danni subiti dalle imbarcazioni a causa dei fondali inaccessibili del porto, c’e’ la concreta possibilita’ di accedere al Fondo europeo per la pesca. Sono queste le risposte che l’assessore regionale Mauro Febbo ha dato oggi pomeriggio alla marineria, nel corso di un affollato incontro con i rappresentanti di Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio e Capitaneria di porto, insieme al prefetto Vincenzo D’Antuono.
Nelle scorse settimane, in un documento a firma di Mimmo Grosso, rappresentante dell’Associazione Armatori, la categoria ha avanzato una serie di istanze alle istituzioni locali, ribadite oggi, per sostenere economicamente armatori e pescatori, ormai sul lastrico a causa del mancato dragaggio e quindi dello stop forzato di ogni attività. Resta da verificare se è possibile assicurare delle somme anche ai dipendenti, ma Febbo ha fatto capire che ci sono serie difficoltà. Il presidente della Provincia Guerino Testa ha spiegato di aver chiesto una moratoria al Governo, per fronteggiare la situazione drammatica in cui versano gli operatori del porto, e di aver avuto rassicurazioni da Roma sul dragaggio, il cui bando (del Provveditorato alle opere pubbliche) dovrebbe partire la prossima settimana, dopo lo stop imposto dalla Procura aquilana nel mese di dicembre, quando i lavori nella darsena commerciale erano appena cominciati. Dal prefetto è arrivata la solidarietà alla categoria, oltre alla garanzia che tutte le istituzioni si stanno interessando per risolvere i problemi del porto. D’Antuono ha anche annunciato di voler sentire il Governo per la moratoria chiesta da Testa e l’Abi per favorire armatori e pescatori. “Spero anche – ha aggiunto – di farvi avere un incontro con un autorevole esponente del Governo di cui avrete notizie a brevissimo”. L’incontro e’ stato aggiornato alla prossima settimana.