E’ a pieno regime l’attività della Riserva dannunziana che da febbraio ha un Centro Visite affidato alla gestione delle cooperative Il Bosso e Majambiente, fuse in Ati.
Le cooperative accolgono i fruitori della riserva, svolgendo attività di animazione, laboratori didattici per bambini e adulti, informazione e conducendo progetti di sensibilizzazione ed educazione ambientale.
“Istituita nel 2000 con la legge n. 96, la Riserva ha trovato la sua attuale fisionomia grazie a scelte coraggiose ma necessarie per la sua sopravvivenza fatte dall’Amministrazione D’Alfonso – dice l’assessora alla Riserva dannunziana Paola Marchegiani – l’Amministrazione Alessandrini incasserà fra breve l’adozione del Piano di Assetto Naturalistico con ulteriori iniziative volte alla connessione di corridoi ecologici che unificano ulteriori zone verdi”.
“Da febbraio a oggi molto è stato fatto: fra progetti di alternanza scuola lavoro per studenti, laboratori per bambini e adulti con circa 150 partecipanti, oltre 800 visite guidate fra scuole, Fai, avventori, progetti di educazione ambientale che hanno coinvolto 13 classi per 260 alunni e diverse scuole cittadine. Tutto questo è un inizio che vogliamo incrementare anche per creare un nuovo modo di vivere la Riserva. L’Aurum diviene così vetrina per tutto il verde abruzzese e Pescara rilancia la sua identità di città-porta per l’Abruzzo che vede anche la costituzione nel centro visite di un tavolo permanente continuo e aperto per il sistema delle riserve d’Abruzzo“, ha aggiunto l’assessora.
“L’educazione ambientale che si sta svolgendo serve a farla percepire come un unicum che va tutelato, considerando che ci sono 345 specie floristiche all’interno, di cui alcune uniche: una realtà che la rende diversa da un parco“.
Nasce proprio da questo il progetto “Greenways dannunziane” che punta a rendere la riserva più aperta, specie per i visitatori con disabilità e che consentirà una riqualificazione anche ambientale dell’area verde. Il progetto prevede interventi per un importo totale di 315.000 euro.
“Fra breve entrerà la fase operativa“, ha spiegato Marchegiani, “la Riserva viene inclusa negli itinerari cicloturistici della regione e dei circuiti nazionali, ma inclusiva lo diventerà di più anche dal punto di vista umano e sociale, perché abbiamo dedicato particolare attenzione all’abbattimento di ogni tipo di barriera per l’inclusione di soggetti con disabilità“.