Montesilvano. Ammontano ad oltre 10.300 euro le sanzioni elevate, nel solo mese di settembre, dalla Polizia Locale nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno della prostituzione.
Massimo impegno da parte degli operatori della Municipale di Montesilvano che con l’estensione del turno serale nell’ambito del progetto “Antidegrado sicurezza urbana”, hanno incrementato i controlli anti prostituzione, con servizi mirati su tutto il territorio. Tale numero va a sommarsi alle oltre 24.500 euro di sanzioni elevate nei primi sei mesi dell’anno.
La sanzione per chi infrange il divieto assoluto, su tutto il territorio di Montesilvano, per i conducenti e gli occupanti di mezzi di trasporto che percorrono strade in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici o demaniali o aperti al pubblico, di contrattare, concordare prestazioni sessuali o trattenersi, anche solo per chiedere informazioni con soggetti che esercitano attività di meretricio su strada o che per l’atteggiamento, l’abbigliamento, o le modalità comportamentali, ne manifestino l’intenzione, ammonta a 450 euro. 309 invece la sanzione per le prostitute.
«L’attività sanzionatoria – spiega l’assessore alla Polizia Locale Valter Cozzi – mira a scoraggiare questi comportamenti che danneggiano l’immagine della città. Grazie alla collaborazione che da 3 anni abbiamo instaurato con la Comunità Papa Giovanni XXIII, questa azione viene ulteriormente rafforzata dall’attività di sensibilizzazione e affiancamento condotta dai volontari dell’associazione di don Oreste Benzi, che con uscite settimanali danno conforto e sostegno alle donne vittime della tratta, prospettando loro soluzioni alternative per un futuro diverso. Nelle scorse settimane abbiamo potenziato il nostro lavoro in tale direzione, sottoscrivendo il progetto interregionale “Asimmetrie 2 – Abruzzo e Molise – Azione di Sistema Integrato Multiregionale Medio Adriatico contro la Tratta e lo sfruttamento e per l’inclusione socio – lavorativa delle vittime” presentato dalla Fondazione Caritas e dall’Associazione On the Road, che consentirà di lavorare su iniziative mirate al contrasto della prostituzione nell’ambito del fenomeno migratorio, applicandole alla rete SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Stiamo affrontando la questione della prostituzione – conclude l’assessore – sotto i molti aspetti che la caratterizzano, tenendo sempre presente la vera e propria schiavitù che purtroppo il più delle volte affligge queste donne vittime di violenze fisiche e psicologiche».