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Pescara, emittenti senza autorizzazione: Mascia spegne le antenne di San Silvestro

Pescara. Mascia comincia a spegnere le antenne di San Silvestro: oggi la prima firma sui 59 atti complessivi che obbligheranno le emittenti radio e tv a interrompere le trasmissioni dal colle pescarese, in quanto privi dell’autorizzazione comunale. Entro novembre si staccano tutte le spine.

Sono stati firmati questa mattina i primi dieci provvedimenti dirigenziali di spegnimento delle emittenti radiotelevisive sanzionate dalla Guardia di Finanza in quanto prive delle autorizzazioni comunali alla trasmissione. Contemporaneamente l’Avvocatura comunale ha fatto partire le prime dieci ingiunzioni di pagamento nei confronti delle stesse società che non hanno ancora versato le multe comminate dalle Fiamme Gialle, per somme che in alcuni casi si aggirano anche intorno ai 30mila euro. In tutto sono 59 gli atti che l’amministrazione comunale andrà a sottoscrivere: tra domani e mercoledì arriveranno le prime notifiche, al più tardi giovedì per quelle indirizzate a società che si trovano fuori Pescara, e, come prevede la legge, le emittenti avranno in teoria 60 giorni di tempo per presentare un Piano di risanamento, che però non potrà essere realizzato a San Silvestro che ormai non è più compreso come sito nel Piano Nazionale delle Frequenze. In altre parole o le antenne traslocheranno in altro sito, o comunque a fine novembre verranno inesorabilmente spente.

Le prime dieci emittenti alle quali verranno notificati tra domani e giovedì i provvedimenti di spegnimento firmati oggi sono le seguenti: Radio California, Radio Parsifal, Radio Speranza, Rete 8, Telemare, La 7, Tele Studio, Radio Radicale, Atv 7 e Telemax.

Il sindaco Albore Mascia è fermo e intransigente, per portare avanti la battaglia contro le antenne, divenuta un orgoglio del suo mandato. Il primo cittadino è deciso a presentarsi alla nuova riunione del Tavolo tecnico regionale, già convocato per il 28 settembre, per sbattere sul tavolo i nuovi provvedimenti assunti: plichi che raccolgono dieci ordinanze di spegnimento ciascuno. Il Tavolo tecnico istituito dalla Regione Abruzzo mira alla delocalizzazione delle antenne, partendo dalla proposta dell’ipotesi sulla piattaforma off shore, già disponibile al largo di Francavilla e, come relazionato dallo studio redatto dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila, pronta al nuovo utilizzo.

Ben 129 i siti idonei, predisposti dal Piano nazionale delle Frequenze, a disposizione delle emittenti sedute al tavolo: una scelta ampia, ma comunque costretta ad arrivare entro fine novembre. Meno tempo avranno le 59 emittenti, denunciate e pesantemente multate dalla Guardia di Finanza, prive delle autorizzazioni comunali per trasmettere. “Tutte le emittenti multate”, ha ancora detto il sindaco Albore Mascia”, “hanno ricevuto la sanzione accessoria dell’ordinanza di spegnimento, di cessazione delle emissioni, e parliamo sia di emittenti televisive che radiofoniche. Nel corso dell’estate i nostri uffici tecnici hanno lavorato sulla redazione di provvedimenti seri, appena venerdì scorso c’è stato l’ultimo incontro con la Guardia di Finanza, e ora gli atti sono pronti e sono di competenza dirigenziale: stamane il dirigente responsabile ha firmato in Sala giunta i primi dieci provvedimenti di disattivazione delle emittenti che verranno notificati tra martedì e mercoledì. Come previsto dalla legge, i provvedimenti avranno efficacia dopo i 60 giorni dalla notifica, entro i quali, in teoria, i titolari delle emittenti potranno presentare un Piano di risanamento, che però non potrà essere applicato nel sito di San Silvestro”. Per queste, dunque, ormai ci sono solo due strade percorribili: da un lato la delocalizzazione entro due mesi, ossia entro fine novembre, dall’altro lo spegnimento degli impianti, sempre entro fine novembre. E gli atti già notificati verranno prodotti nella riunione del Tavolo regionale già convocata per il 28 settembre prossimo, dando maggiore forza e incisività all’azione dell’Organismo nella valutazione e nella scelta tecnica del nuovo sito in cui spostare gli impianti, ricordando che quel Tavolo dovrà indurre tutti gli imprenditori a uniformarsi al Piano Nazionale di assegnazione delle Frequenze.