Pescara, statuine d’avorio sequestrate a un commerciante

DSCN2626Pescara. Statuine d’avorio importate da Africa e Asia senza regolare documentazione di provenienza. Gli oggetti ricavati sono protetti, al pari delle zanne, dalla Convenzione di Washington: sequestrata merce per 2mila euro.

Sono stati gli agenti Corpo Forestale in forza al servizio Cites territoriale, coadiuvati dal personale del Nucleo Commercio del Comando di Polizia Municipale di Pescara, ad effettuare il sequestro di alcuni oggetti in avorio a carico di un commerciante locale che li deteneva in assenza della prescritta documentazione che ne attestasse la legale provenienza. Gli oggetti in avorio in questione, statuine e monili, derivano dalla lavorazione di zanne di elefante indiano ed africano, specie per le quali la Convenzione di Washington ha istituito una più severa forma di controllo del commercio, non solo degli esemplari vivi ma anche delle parti come le zanne e dei prodotti derivati.

Gli oggetti sequestrati sono stati ritrovati, nell’ambito di un’operazione su scala regionale, esposti nelle due vetrine di un negozio: la merce, dal peso complessivo di 1,5 chili, ha un valore commerciale stimato in 2mila euro. Secondo la Forestale, questo tipo di prodotti proviene da diversi paesi dell’Africa e dell’Asia, introdotto illegalmente nel territorio comunitario per poi terminare sul mercato locale.

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