“Si chiude per me e non solo per me, una lunga vicenda che, pur nella consapevolezza del mio corretto agire, mi ha costretto ad attraversato momenti difficili”, ha commentato De Dominicis, “la sentenza della magistratura contabile mi restituisce quella tranquillità e quella serenità che avevo sempre avuto nella gestione del bene pubblico nel periodo in cui ho ricoperto responsabilità di governo. Non mi sarei mai perdonato anche la sola idea di aver potuto procurare un danno alla collettività per mia colpa; avendo agito, in tutta questa vicenda, così come ho sempre fatto, nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, oltretutto suffragato da atti e pareri interni ed esterni che hanno accompagnato il mio agire”.
“Posso finalmente dire che la mia esperienza politica si è conclusa senza una benché minima ‘macchia’, pulito come ne sono entrato”,prosegue De Domincis, “e a quanti (ma per la verità sono stati davvero pochi…) hanno cercato di speculare su questa vicenda”, conclude, “mando un messaggio: in uno stato di diritto, per fortuna, le sentenze le scrivono i giudici e non qualche toga improvvisata come il consigliere regionale Leandro Bracco, che ancorché non richiesto, si era autoproclamato custode della pubblica moralità. E dal quale, oggi, sarebbe lecito attendersi pubbliche scuse”.