Gli indagati sono il medico sociale del Livorno Manlio Porcellini, quello del Pescara Ernesto Sabatini, e il medico del 118 in servizio quel giorno allo stadio, Vito Molfese. Nel mirino dell’accusa il mancato utilizzo del defibrillatore. L’inchiesta e’ coordinata dal pm Valentina D’Agostino.Il pm titolare dell’inchiesta sulla morte del giocatore del Livorno Piermario Morosini chiedera’ al gip l’incidente probatorio. Secondo i risultati dell’autopsia eseguita dal medico legale Crstian D’Ovidio, il calciatore e’stato ucciso da una cardiomiopatia aritmogena. Nel corso delle indagini, che proseguono, gli investigatori hanno mirato non solo ad accertare le cause della morte, ma anche se Morosini poteva essere salvato con l’uso del defibrillatore. Gli investigatori pertanto hanno da subito posto l’attenzione sull’operato dei medici che hanno prestato soccorso al calciatore per cercare di rianimarlo.