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Le scuole pescaresi pronte a riaprire: inaugura il D’Ascanio di Montesilvano

Pescara. Con l’imminente riapertura delle scuole del capoluogo e della provincia, l’amministrazione provinciale tira a lucido gli istituti di sua competenza. Opere di manutenzione per 250 mila euro in 9 licei.

Impianti termici, videosorveglianza e antintrusione, riparazioni, tinteggiature, lavori nei laboratori, infissi, tombini e caditoie, servizi igienici, verde, rifacimento tratti fognari, linee del gas: estate di lavori nelle scuole pescaresi. L’assessorato provinciale all’Edilizia scolastica ha investito 250mila euro per la manutenzione degli istituti Galilei, Alberghiero De Cecco, Manthoné, Misticoni, Michetti, Acerbo, Da Vinci, Marconi. Manutenzione ordinaria, che si somma ai lavori, da circa 3milioni, già avviati De Cecco con la realizzazione dei laboratori (il bando da due milioni 840 mila euro è scaduto ieri). Il Bilancio completo del settore, però, prevede anche 420mila euro per i lavori di consolidamento del convitto dell’istituto di Villa Reia di Cepagatti, 400 mila euro per il Volta, 170 mila euro per il Da Vinci e 150 mila euro per il Bellisario Misticoni. In progetto anche il rifacimento della pavimentazione del Mario De Fiori di Penne e all’Aterno Manthoné.

Un capitolo a parte è quello relativo al nuovo liceo di Montesilvano realizzato dalla Provincia e intitolato a Corradino D’Ascanio: “Un liceo di serie A”, lo ritiene l’assessore Fabrizio Rapposelli, “dove sono in corso in questi giorni gli interventi di rifinitura, da ultimare per l’avvio dell’anno scolastico. “Abbiamo trovato delle scuole con molte criticità”, dice il presidente Guerino Testa, “e lavorato per dare delle risposte, assicurando ambienti migliori e dignitosi a studenti e personale. Un traguardo importante è stato il taglio dei fitti passivi per oltre 522 mila euro l’anno. E poi a breve ci sarà il taglio del nastro al D’Ascanio che rappresenta la realizzazione di un sogno, considerato che si attendeva da decenni ed è un’altra scommessa vinta dalla giunta Testa dopo l’Alberghiero, che al nostro insediamento disponeva di una sede assolutamente inadeguata”.