Pescara. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari, un ventenne pescarese per il reato di atti persecutori e sequestro di persona nei confronti di una sua coetanea.
I due ragazzi hanno avuto una relazione sentimentale durata circa 4 anni; qualche mese fa lei ha deciso di troncare la storia e, come accade purtroppo sempre più spesso, il ragazzo non ha accettato la decisione ed ha provato per mesi a recuperare ciò che ormai sembrava essere finito per sempre. Come in tutti i casi di stalking il copione è stato sempre lo stesso: telefonate e messaggi insistenti, pedinamenti, appostamenti sotto casa e tutto il repertorio che solo uno stalker può essere in grado di mettere in atto. Ma stavolta il finale è stato leggermente diverso: fortunatamente, e solo per una serie di circostanze esterne, l’epilogo non è sfociato nella tragedia.
La settimana scorsa, dopo un periodo di calma apparente, il ragazzo ha chiamato la sua ex chiedendole un incontro sotto casa sua per consegnarle un regalo in vista del suo imminente compleanno. La ragazza, suo malgrado, ha accettato l’invito, probabilmente convinta delle buone intenzioni di lui, e, giunta sotto casa, è stata indotta, con il pretesto del dono, ad entrare nel garage. Una volta dentro l’angusto ambiente è iniziato il suo incubo: il ragazzo ha chiuso la basculante e l’ha legata ad una sedia con del nastro isolante, bloccandole mani e piedi. Dopodiché ha ricominciato a tormentarla sui loro trascorsi sentimentali dicendole di essere ancora innamorato di lei al punto di arrivare ad uccidersi se non l’avesse più avuta; e per dare corpo alle sue affermazioni ha afferrato un coltello da cucina e puntandoselo al petto le diceva di guardare per capire che non stava affatto scherzando, che sarebbe morto per lei, proprio li davanti ai suoi occhi.
La ragazza terrorizzata, ha escogitato un piano per uscire da quella inquietante situazione: gli ha detto che avrebbe fatto tutto ciò che desiderava a patto che le avesse liberato le mani ed i piedi poiché lo scotch le stava procurando dolore ai polsi ed alle caviglie. L’escamotage ha funzionato: il ragazzo l’ha liberata e lei, approfittando di un momento di distrazione, è riuscita a scappare, mentre il ragazzo, resosi conto della fuga, si è chiuso all’interno del locale. L’immediato intervento della pattuglia dei Carabinieri di zona, nel frattempo allertata dai familiari dell’aguzzino, ha riportato alla ragione il ventenne che, dopo molte insistenze, ha deciso di desistere dal suo folle proposito ed uscire dal garage consegnandosi ai militari.