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Pescara: strade chiuse anche per le partite del Lanciano. Timore per l’arrivo dell’Ascoli

Pescara. Non bastano le partite del Delfino, a tenere chiusa al traffico l’intera zona dello stadio Adriatico ci saranno anche le partite casalinghe del Lanciano, ospitate in città durante il rifacimento dello stadio frentano. E mentre il comitato per l’ordine pubblico conferma la maxi area interdetta, si teme per l’arrivo dei tifosi ascolani, storici rivali dei tifosi biancazzurri.

Chiudi una strada al traffico e otterrai una protesta, chiudi una maxi area e solleverai un polverone. A raccogliere le critiche veementi è stato l’assessore comunale alla Mobilità Berardino Fiorilli, che già dal 18 agosto, quando l’Adriatico ha ospitato Pescara-Carpi, ha sperimentato l’interdizione ai veicoli di un largo perimetro attorno all’impianto sportivo. Domenica scorsa, alle 13 è scattatoil divieto di ingresso, sosta e fermata nella ‘zona rossa’ delimitata da via Pepe, via D’Avalos, via Elettra e via Marconi. Alle 18:30, invece, è entrata in funzione ‘l’area cuscinetto’, perimetro ancora più grande: via Mazzarino, via Tibullo, viale Pindaro, via della Bonifica, via Nazionale Adriatica sud, viale Primo Vere, lungomare Cristoforo Colombo, viale Pepe e via D’Avalos. Attorno a questa si poteva transitare, in molti hanno percorso queste a caccia di un parcheggio, mentre all’interno potevano accedere solo i residenti, mostrando i libretto di circolazione ai 39 vigili urbani posti a controllo dei varchi d’accesso (incocio tra via Mazzarino e via Marconi, via Benedetto Croce, via Valignani, via Chiarini, via Carabba; incrocio di via Corradino D’Ascanio con via Marconi, via Croce, via Valignani, via Chiarini e via Carabba; incrocio tra via Tibullo e piazza San Luigi; incroci tra via Marconi e via Tommaso da Celano, e tra via Marconi e via Scipione l’Africano; incroci tra viale Pindaro e viale della Pineta, e tra via Pindaro e via Marconi; incrocio tra via Palazzi e via Luisa D’Annunzio e l’Aurum; incrocio tra via Scarfoglio e via Luisa D’Annunzio), insieme ai 30 volontari della Protezione Civile. Chiusa anche la Pineta Dannunziana, ma se il 18 agosto decine di disinformati sono rimasti intrappolati nel parco, stavolta la chiusura anticipata delle ore 18:00 era stata annunciata con cartelli fin dal mattino. Zona vietata anche a chioschi e venditori ambulanti, per garantire maggior sicurezza e deflusso di persone. Ma se per la Coppa Italia furono tanti i commercianti della zona a tornare a protestare per la penalizzazione del divieto di vendita di alcolici, uniti ai presidenti rimasti tagliati fuori dalle proprie abitazioni, contro l’Inter è andata decisamente meglio.

Lo ha certificato stamattina il Gruppo Operativo Sicurezza, che nella riunione odierna del Comitato per l’ordine pubblico ha tracciato il bilancio della maxi-chiusura. Per Fiorilli, positivamente decisive sono state le chiusure serali (partita in posticipo delle 20:45) e domenicali di molti esercizi commerciali, mentre bar, ristoranti, e pizzerie hanno lavorato senza problemi. Due le problematiche ancora da risolvere: la chiusura di via della Bonifica le indicazioni per i tifosi ospiti. Facile sarà migliorare la segnaletica di preallerta da sistemare già sull’asse attrezzato, sulla circonvallazione e nelle altre vie di accesso alla città come via Conte di Ruvo e via Marconi, per indicare agli automobilisti, soprattutto i tanti tifosi ospiti che domenica erano un po’ spaesati circa gli itinerari da seguire, come raggiungere i parcheggi loro riservati nei pressi dello stadio, ossia in via D’Avalos, nel tratto compreso tra via Pepe e la rotatoria dell’Aurum, ed evitare il contatto con le tifoserie di casa. Più intricato il nodo della Bonificia: essendo aperta al traffico, viene utilizzata, ovviamente, anche come area di parcheggio da molti automobilisti che poi si dirigono a piedi in via Pantini-via D’Avalos, finendo nel percorso destinato invece ai tifosi provenienti da fuori Pescara. Ma per l’amministrazione comunale non è ipotizzabile anche la chiusura al traffico di via della Bonifica che in pratica isolerebbe mezza città. Le due settimane che rimangono fino alla prossima partita casalinga biancazzurra daranno il tempo per decidere.

Arriva il Lanciano: paura per i tifosi ascolani.

 Altro banco di prova sarà l’arrivo del Lanciano: il club rossonero, per la prima volta in serie B, giocherà le prime partite in casa a Pescara, in attesa che lo stadio frentano subisca lavori di adeguamento. Sabato prossimo, primo settembre, giocherà all’Adriatico contro il Varese. Una partita tranquilla dal punto di vista organizzativo, massimo 3mila i tifosi previsti, pertanto Fiorilli prepara una chiusura “morbida” al traffico, ossia la corsia lato sud di viale Pepe e qualche traversina, ma senza arrecare alcun disagio alla città. Più problematica appare invece la partita successiva del Lanciano contro l’Ascoli a causa di un’antica rivalità tra i tifosi marchigiani e quelli biancazzurri. Nel frattempo si attende la nuova convocazione del Cosp per valutare la possibilità di ridurre la portata delle chiusure al traffico, soprattutto in partite meno ‘calde’, e della chiusura della Riserva naturale. Ma l’assessore annuncia fin da ora: “Confermato il dispositivo di massima sicurezza negli incontri a rischio”.