“Sul percorso che porterà alla nascita della Nuova Pescara, il grande Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Montesilvano, Pescara e Spoltore, si stanno continuando fare tante chiacchiere, proclami, promesse ma la realtà è che, con la scusa di dover studiare meglio la questione, si sta volutamente perdendo tempo pur di non dare riscontro alla volontà popolare espressa da 111.475 cittadini che hanno partecipato al referendum di tre anni fa, visto che sarebbe stato sufficiente, da parte del Governo regionale, approvare la legge che ho depositato nel lontano ottobre del 2014”.
Questo il commento del Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, primo firmatario del progetto di legge diretto alla nascita della Nuova Pescara che ha così proseguito: “Che vi sia una ben precisa volontà da parte della Regione e del Presidente D’Alfonso di dilatare i tempi mi sembra alquanto evidente considerato che, quando questa maggioranza vuole approvare una legge, lo fa e basta ed in tempi record. In questo caso, invece, in cui si tratta di rispettare e tradurre nei fatti la volontà dei cittadini abruzzesi, ci si continua a nascondere dietro finte esigenze procedurali che non hanno ragione di esistere visto che la proposta di legge presentata dal Presidente D’Alfonso nulla aggiunge rispetto a quella del Movimento 5 Stelle se non una farraginosa quanto inutile sequenza di adempimenti che ha come unico scopo quello di allungare i tempi. Quanto sta accadendo mi sembra piuttosto – ha concluso Mercante – un espediente per rimandare la questione alla prossima legislatura e tacitare le giuste rimostranze dei cittadini abruzzesi”.
“Il Partito Democratico che non ha voluto in questi anni approvare questa legge continua a far perdere decine di milioni di euro alla comunità della Nuova Pescara. Con la fusione dei Comuni di Spoltore, Montesilvano e Pescara, infatti, arriverebbero importanti contributi straordinari necessari per il rilancio del nostro territorio e si attiverebbero, inoltre, ulteriori vantaggi di natura patrimoniale – ha precisato la Consigliera comunale M5S di Pescara, Enrica Sabatini – basti pensare ai minori costi derivanti dalla riduzione degli organismi politici o alla diminuzione quantitativa degli organi tecnici grazie ad una gestione unitaria dei servizi. A questo vanno aggiunte le economie di spesa dovute alla razionalizzazione del costo del personale, dei beni strumentali e delle società partecipate. Ormai tutti sono concordi su questi enormi vantaggi e sulla necessità di perseguire questa strada e non ci sono scuse che reggono – conclude Enrica Sabatini – ogni giorno perso è solo la misura dell’inefficienza della politica targata PD”.