Cinquanta famiglie evacuate dai palazzi pericolanti di via Lago di Borgiano hanno rifiutato cinque alloggi proposti dall’Ater perché al di fuori della città di Pescara e privi degli ascensori.
Gli appartamenti proposti erano ubicati a Città Sant’Angelo, Pianella, Vallemare di Cepagatti, Catignano e Torre de’ Passeri. Come spiega Vincenzo Amato, uno degli ex residenti, «molti dei residenti hanno più di 70 anni e diversi sono malati con la necessità di cure quotidiane in ospedale. Non si possono accettare alloggi fuori dalla città visto che ci dicono come siano decine gli appartamenti murati e dunque liberi presenti nel territorio di Pescara».
A riguardo il consigliere comunale Massimiliano Pignoli annuncia come, insieme a un gruppo di evacuati, faranno un censimento di tutti gli alloggi murati disponibili a Pescara e che dopo aver presentato questo elenco si dicono pronti a occupare la sede dell’Ater se non otterranno una sistemazione negli alloggi popolari cittadini.
«Queste persone rifiutano alloggi in provincia e continueranno a farlo perché a Pescara ci sono alloggi liberi e murati», dice Pignoli, «ci giungono voci di appartamenti liberi tra l’altro in via Caduti per Servizio, nel quartiere Gescal, a Zanni. Sembra che l’Ater non abbia le capacità o la facoltà di gestire la situazione e allora, dalla prossima settimana, insieme ad alcuni volontari di via Lago di Borgiano, gireremo tutte le case Ater di Pescara e individueremo quelle libere, realizzando una sorta di censimento che consegnerò io stesso ai vertici dell’azienda. Al posto di spendere soldi per le case della provincia, l’Ater si occupasse di ristrutturare gli alloggi di Pescara. Quelle risorse sono state stanziate dalla Regione Abruzzo per risolvere la situazione dei cittadini di via Lago di Borgiano e non per soddisfare le esigenze dei comuni limitrofi. Informerò il sindaco e l’assessore competente e scriverò una lettera al presidente della Regione e all’assessore regionale per far sapere il tipo di gestione che sta attuando l’Ater con questi fondi. La pazienza ha un limite, ora siamo agli sgoccioli. Siamo pronti ad occupare l’Ater e non ce ne andremo finché non si risolverà».
Questa situazione è stata anche ufficialmente segnalata all’Ater dal dirigente comunale del settore Politiche della Casa, Pierpaolo Pescara, che in 2 distinte note del 7 e dell’11 settembre, segnala come «la proposta di immobili allocati al di fuori del Comune di Pescara risulta non soddisfacente rispetto alle esigenze abitative delle famiglie destinatarie delle assegnazioni medio tempore di alloggi, circostanza che ci impone di restituirvi in disponibilità gli immobili in argomento».