Pescara. Torna balneabile il mare in località Fosso Vallelunga di Pescara.
Risultano entro i limiti di legge, infatti, i valori di Escherichia coli ed enterococchi fecali rilevati dalle analisi sui campioni di acqua marina che sono stati prelevati mercoledì scorso dai tecnici del Distretto Provinciale di Pescara.
L’ARTA sta fornendo pieno supporto alle amministrazioni comunali per la verifica della qualità del mare lungo il litorale dell’intera regione e oggi stesso, in vista della settimana di Ferragosto, il direttore generale Mario Amicone ha diramato una circolare interna per sensibilizzare tutto il personale sull’importante ruolo di controllo ambientale e supporto tecnico-scientifico che l’Agenzia è chiamata a rivestire soprattutto in concomitanza con periodi di particolare attenzione come il Ferragosto.
“Quello che si è verificato è stato un incidente assurdo, inaccettabile per una città di mare come Pescara, e soprattutto grave – ha commentato il vicesindaco Berardino Fiorilli, assessore al Demanio -: in sostanza tre giorni fa abbiamo ricevuto una segnalazione dall’Arta, l’Agenzia regionale per la tutela dell’Ambiente, che ci ha informato di aver eseguito dei prelievi nel punto denominato ‘Zona antistante Fosso Vallelunga’, sul lungomare di Porta Nuova, e quei campionamenti hanno evidenziato la presenza di valori di escherichiacoli ed enterococchi al di sopra dei limiti di legge. Tale episodio è purtroppo stato determinato dalla rottura di un impianto di sollevamento dell’Aca, esistente in corrispondenza del punto di prelievo, che ha smesso di funzionare favorendo lo sversamento di acque nere proprio nel Fosso. In realtà il guasto sarebbe stato riparato nella stessa giornata in cui si è verificato lo sversamento, ma ormai il danno era stato fatto, pregiudicando, anche se temporaneamente, la balneazione nel punto di prelievo. L’Arta, con la propria comunicazione, ha imposto, così come prevede la legge, al Comune, ultimo anello della catena, di emettere l’apposita ordinanza per vietare, seppure temporaneamente, la balneazione nel tratto di litorale interessato dall’incidente, una misura prudenziale e cautelativa prevista però dalla normativa a tutela della salute pubblica. Nel frattempo abbiamo però assunto subito contatti con l’Arta che ha subito ripetuto i prelievi, per la terza volta, e i risultati dei nuovi campionamenti attesi per questa mattina, sono arrivati e hanno ufficializzato, come supponevamo, la scomparsa dell’inquinamento. La causa dello sversamento in mare e quindi dei livelli alti di batteri infatti era stata rimossa immediatamente, appena dopo il guasto. Il provvedimento prudenziale ha interessato un tratto di circa 500 metri di costa a nord e a sud del Fosso Vallelunga, ossia circa una decina di stabilimenti balneari. Stamane i risultati delle analisi dell’Arta hanno confermato l’abbattimento dei livelli batterici, quindi anche la causa dell’inquinamento, rilevando livelli di escherichiacoli pari a 20, su un limite di legge di 500, e livelli di enterococchi pari a 20, su un limite di 200, in altre parole siamo rientrati nei parametri tradizionali, ricordando che nella Zona antistante Fosso Vallelunga non ci sono mai stati problemi di balneabilità. Ovviamente – ha ancora detto l’assessore Fiorilli – abbiamo intensificato i sistemi di controllo sulle reti gestite dall’Aca e anche sugli impianti di sollevamento, l’incidente avvenuto nei giorni scorsi e che non abbiamo esitato a definire intollerabile e ingiustificabile, a fronte di una costante manutenzione degli stessi da parte dell’Ente responsabile, l’Aca, non potranno e non dovranno ripetersi. Ma soprattutto, come preannunciato, chiederemo conto all’Aca stessa di quanto accaduto, valutando, con i nostri uffici legali, una possibile richiesta di risarcimento per il danno, seppur temporaneo, procurato in piena stagione balneare”.