“L’assessore Civitarese usa procedure bizzarre per raggiungere il suo scopo, ossia far partire lo stravolgimento del cuore centrale di Pescara bypassando verifiche di impatto ambientali, valutazioni Ambientali strategiche e ogni altra prassi imposta dalla legge per interventi di tale portata. E noi non lo consentiremo: quello studio dev’essere respinto dal Comitato VIA, la giunta deve predisporre una variante al Piano regolatore generale che, se approvata dal Consiglio comunale, andrà sottoposta a VAS, questo dice la legge e a questa legge dovrà, suo malgrado, piegarsi anche il professor Civitarese”. Così il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri sul piano di riqualificazione delle Aree di Risulta di Pescara, proposto dall’assessore alla mobilità Stefano Civitarese.
“Oggi, grazie all’iter difeso da Civitarese, l’amministrazione comunale Alessandrini ha inviato al Comitato VIA della Regione Abruzzo uno studio, dunque non un progetto, formulando la richiesta della sua ‘esclusione dalla Valutazione di Impatto Ambientale”. Tradotto: Il Comune propone una operazione a cuore aperto della città di Pescara senza un progetto che sia chiaro sull’intervento da fare e senza uno Studio Ambientale che valuti tutte le interferenze presenti“.
“Forza Italia con le osservazioni presentate chiede, ai sensi dell’articolo 19 comma 9 del Codice, che quel progetto venga assoggettato a VIA, com’è ovvio e naturale che sia a fronte di un’iniziativa urbanistica di tali proporzioni e implicazioni che interesserà 13 ettari di superficie nel cuore pulsante, economico, sociale, della città, che inevitabilmente avrà ripercussioni e conseguenze per i prossimi cinquant’anni della nostra storia territoriale e su cui, quindi, non si può sbagliare“, tuona Sospiri.
“Oggi ribadiamo che se il sindaco Alessandrini, un sindaco in scadenza, pensa di mettere il cappio al collo della città a un anno dalle elezioni portando avanti uno studio di ‘riqualificazione delle aree di risulta’ riducendo gli attuali 2.250 parcheggi a soli 1.500 posti auto, e prevedendo sulle aree di risulta un Centro Commerciale e un bosco di 8 ettari non vivibile, se lo può togliere dalla testa”.
“La nostra battaglia per le aree di risulta è idealmente già vinta, perché è ormai acclarato che i parcheggi non devono per forza essere interrati, ma anche in altre città sono previsti silos che non deturpano il territorio; la seconda vittoria è che ci passerà una filovia che partendo da Montesilvano avrà il suo terminal sulle aree di risulta da cui poi partirà verso Francavilla al Mare e l’aeroporto-Tiburtina e sappiamo che anche gli altri lotti della struttura sono già stati finanziati dal Ministero; la terza vittoria è che anziché svendere a un privato tutto il centro, ci sono delle aree negli spazi di risulta che possono essere edificate, ora dobbiamo vedere come e quale edificato si cala nella realtà“.
“Alessandrini nel suo studio vorrebbe ridurre quei 2.250 parcheggi ad appena 1.940 posti auto di cui 500 da vendere, quindi stiamo passando ad appena 1.500 parcheggi disponibili ed è una previsione criminale che ucciderà le attività commerciali del centro. In secondo luogo – ha proseguito il Capogruppo Sospiri –, non è da considerarsi impossibile un edificato a sostegno dell’offerta economica, ma su quello studio ci sono 12 milioni di euro della Regione, e allora vogliamo sapere che edilizia si vuole fare. È prevista una piastra commerciale a ridosso del cuore dello shopping di Pescara, e allora chiariamo subito che un Centro commerciale al centro di Pescara non si farà mai, né allo Stadio né sulle aree di risulta“.
“Poi: per superare la Valutazione VIA il sindaco Alessandrini ha tentato di derubricare a vie di quartiere strade come via De Gasperi, che è la Strada Statale 16 bis, o viale Bovio-via Silvio Pellico, definite ‘strade di quartiere’ al pari di via Palermo, via Genova o via Fedele Romani, che sono chiaramente delle piccole traverse. Invece è chiaro che via De Gasperi e viale Bovio-via Silvio Pellico sono due strade di penetrazione, di attraversamento intercittadino-strade urbane di scorrimento, dunque non è possibile evitare la VIA. Al sindaco diciamo di smetterla di cercare scorciatoie, il sindaco deve confrontarsi con la città e ci deve dare un Progetto serio, con i parcheggi, con un bosco vivibile, facendo gli interessi non di chi realizza, che deve avere un rischio d’impresa, non può guadagnare gratis, ma dei cittadini. Solo in questo caso saremo disponibili a confrontarci in aula su un vero progetto di Variante al Piano regolatore che dovrà essere comunque sottoposto a tutte le Valutazioni ambientali previste dalla legge”.